Ancora minacce e tensioni al Centro per l’impiego  Sindacati: «Inaccettabile silenzio delle istituzioni»

Nuovi episodi di minacce e aggressioni al Centro per l’impiego di Palermo e i sindacati ora chiedono alla Regione di mantenere l’ordine pubblico, anche attraverso l’ausilio della polizia. Una situazione di tensione costante, quella denunciata dai sindacati Cobas-Codir, Sadirs e Siad, che ha visto i dipendenti ancora una volta nel mirino di un’utenza sempre più esasperata e disperata, che ha costretto più volte a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

I sindacati, in una nota a firma di Fabrizio Masi, Franco Madonia e Angelo Lo Curto, tornano a denunciare «il gravissimo pericolo in cui versa il personale del Centro per l’impiego di Palermo e in particolare gli addetti al front-office che prestano servizio, oltre che in mezzo a mille difficoltà logistiche, anche in costanti condizioni di pericolo per la propria incolumità. Nonostante le dichiarazioni di stampa del dirigente tendenti a sminuire il problema, nuovamente nei giorni scorsi i dipendenti sono stati vittime di episodi di minacce. Tali eventi si sono maggiormente verificati a seguito delle ultime iniziative rivolte alle misure di politica attiva per l’occupazione (validazione did on line, avvisi 20-21-22, ricollocazione, patti di servizio e Rei, Garanzia giovani) che hanno determinato un massiccio e costante afflusso di utenza in coda già dalle ore notturne. L’eccessivo numero di utenti presenti agli sportelli determina gravi tensioni che sfociano in attacchi violenti ai dipendenti». 

I sindacati autonomi dunque non ritengono «più tollerabile il colpevole silenzio e l’inattività dell’amministrazione» e invitano a dare risposte «concrete e immediate assicurando l’incolumità del personale e dare piena attuazione alle disposizioni di legge al fine assicurare le minime condizioni di sicurezza. Al presidente chiediamo intervenga, ai sensi dell’articolo 31, comma 1, del Titolo IV dello statuto, con i suoi poteri e provveda al mantenimento dell’ordine pubblico a mezzo della polizia di Stato anche presso il Centro per l’impiego di Palermo». 

Redazione

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