Contro un governo che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Contro un governo che taglia pensioni e posti letto negli ospedali. Contro un governo che crea disoccupati ed esodati. Contro un governo ed una unione europea che, attraverso un uso distorto della moneta unica, salva le banche e stritola i cittadini.
Anche Palermo in piazza contro l’austerity dell’Ue di Monti & co.
Contro un governo che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Contro un governo che taglia pensioni e posti letto negli ospedali. Contro un governo che crea disoccupati ed esodati. Contro un governo ed una Unione europea che, attraverso un uso distorto della moneta unica, salva le banche e stritola i cittadini.
Anche Palermo ha risposto alla chiamata della Confederazione europea dei sindacati (Ces) che ha indetto per oggi in, numerosi Paesi dell’Ue, una giornata di mobilitazione contro le politiche di austerity che sembrano studiate per soffocare ulteriormente i lavoratori e i ceti più deboli.
La Cgil ha tradotto l’appello in quattro ore di sciopero generale. L’astensione dal lavoro, si legge sul sito del sindacato, è “per il lavoro e la solidarietà” e contro le politiche di “solo rigore che stanno alimentando pericolosi processi di recessione in Europa come in Italia”.
Uno sciopero generale è stato indetto sia in Spagna che in Portogallo, Paesi pesantemente colpiti dalla crisi (uno spagnolo su quattro è disoccupato), e anche in Grecia – dopo lo sciopero di 48 ore della settimana scorsa mentre il parlamento votava nuovi tagli – sono previsti cortei e dimostrazioni.
Nel capoluogo siciliano, dove è stato allestito un presidio con gazebi davanti al teatro Massimo non manca nessuno: dagli insegnati delle scuole pubbliche, ai forestali, dagli studenti ai dipendenti dell’Aligrup, ai lavoratori dell’ex Fiat di Termini Imerese: tutti i volti della vertenza Sicilia.
Intanto, a suon di “occupiamo la citta’” studenti medi e lavoratori della Gesip hanno occupato i binari 4 e 5 della stazione centrale di Palermo, mentre un corteo è diretto verso Piazza Indipendenza, sede della Presidenza della Regione siciliana.
Oggi tutti in piazza per dire basta a questa Unione Europea
No allEuropa dei banchieri e degli speculatori