Anche a Palermo la Giornata nazionale dello sport D’Antoni: «La Sicilia la regione più sedentaria d’Italia»

«La Giornata nazionale dello sport nasce per illuminare famiglie e cittadini sull’importanza di uno stile di vita sano. L’esigenza di un avvicinamento alle attività fisiche è forte in tutto il nostro Paese, ma in modo eccezionale a Palermo e in Sicilia. Non è necessario esporre dati e numeri, ma l’Isola è riconosciuta come la regione più sedentaria d’Italia, che a sua volta è la nazione con il più alto tasso di sedentarietà d’Europa. Significa che la nostra regione concorre a primeggiare come l’area meno sportiva d’Europa». Sergio D’Antoni, presidente regionale del Coni (Comitato olimpico nazionale italiano), presenta così la XII Giornata nazionale dello sport, in programma in tutta Italia il 7 giugno.

Il programma delle iniziative in provincia di Palermo è stato illustrato oggi nella sede dello Sporting Village di Bonagia, che domenica per l’occasione, a partire dalle 9 del mattino e fino alle dieci di sera, si trasformerà in una cittadella dello sport a cielo aperto. Decine di discipline per atleti normodotati e diversamente abili, prove gratuite con istruttori federali, laboratori e animazione per i bambini. E ancora: una sei ore di nuoto aperta ai cittadini con premi e gazebo informativi sugli effetti benefici dello sport.

Studi scientifici, infatti, dimostrano che man mano che un ragazzo mette da parte l’attività sportiva, aumenta nella sedentarietà e con la cattiva alimentazione. «Contrastare l’obesità giovanile è solo uno degli punti che stimolano l’organizzazione di questa giornata di promozione – continua D’Antoni -. La diffusione di diabete 2, epatite e di diverse malattie cardiovascolari è dietro l’angolo date le circostanze catastrofiche nelle quali versa la nostra regione. La nostra sfida è insistere in tal senso, spiegando ai cittadini quanto sia importante praticare sport, non compromettendo necessariamente lo studio o la vita sociale del ragazzo. Il deterrente è da cercare nelle condizioni economiche e sociali siciliane, che spesso sono di contrasto per l’attività fisica perché considerata un “di più”. Se qualcosa si deve eliminare dal budget familiare, purtroppo, è lo sport. Ma le conseguenze sono negative sia dal punto di vista fisico che psichico».

L’iniziativa di domenica è basata sull’idea di una giornata di festa sportiva. Pino Mangano,  delegato Coni, ma oggi in rappresentanza del circolo Sporting, racconta a MeridioNews che il circolo è stato offerto per ospitare la giornata in maniera volontaria e non senza difficoltà. «Un’occasione di avvicinamento allo sport in una terra come la Sicilia che, seppur in un quadro non brillante, è riuscita ad emergere in alcune discipline attraverso i suoi campioni. Nel ricordo di Annamaria Sidoti, grandissima atleta che ha onorato l’orgoglio siciliano diventando campionessa mondiale, va detto che un campione può nascere in qualsiasi quartiere e in qualsiasi fascia sociale – continua -. Con l’aiuto dei carabinieri, che hanno messo a disposizione i loro pullman, abbiamo portato qui più di 1000 ragazzini di scuole elementari e medie di Brancaccio e Falsomiele, facendo loro praticare sport diversi e premiandoli tutti. Le famiglie erano entusiaste. Siamo un circolo del tennis, ma soprattutto un impianto di 4 ettari che crede nello sport».

Nel corso della conferenza stampa non mancano i riferimenti alla gestione degli impianti comunali da parte dell’Amministrazione. A fronte della forte presenza di impianti sportivi sul territorio, va constatato che la grande maggioranza di essi non è fruibile per diverse motivazioni tra cui l’agibilità o la mancanza di corrente elettrica. «Stiamo dietro a 52 milioni di Fondo sociale europeo stanziato per gli impianti sportivi dal 2009. I ritardi accumulati nel fare questa graduatoria incredibile, tra ricorsi e battaglie varie, hanno comportato un blocco totale che ha coinvolto anche chi stava per accedervi – spiega il presidente -. Gli impianti ci sono, illudersi di avere impianti nuovi o stanziamenti nuovi è abbaiare alla luna. È necessario invece un impegno straordinario da parte delle istituzioni perché creino le condizioni per farli funzionare. A iniziare dalle palestre delle scuole che non sono nemmeno a norma. Purtroppo la questione è vitale».

Per risolvere le problematiche gestionali degli impianti, il Coni ha proposto per Palermo alcuni schemi di convezione che in altre città d’Italia stanno funzionando. «Le spese e i costi di gestione vanno divisi in maniera razionale tra la federazione (o l’associazione sportiva) che gestisce ed ente che possiede lo spazio – spiega Michele Bevilacqua, delegato provinciale Coni -. Il Palazzetto dello Sport di via dell’Olimpo o quello di Bagheria sono gli emblemi del malfunzionamento, se non altro, del ragionamento con il quale vengono gestiti. Il velodromo Paolo Borsellino è al buio da un anno e dal Comune fanno sapere che non riescono a trovare 60 mila euro per comprare i cavi di rame che sono stati rubati. Non li compreranno mai. Nel pomeriggio incontrerò il commissario straordinario della Provincia Munafò proprio per affrontare questo tema».


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