La città del Siracusano è uno degli ultimi enti i cui dati non risultano aggiornati sulla piattaforma regionale. A sollevare la questione è stato il candidato M5s Fabio Fortuna: «Un difetto di trasparenza che mi fa pensare che lo Stato non esiste», dice a MeridioNews
Amministrative, il caso Pachino e l’inerzia del Comune «Mancano cinque sezioni ma sindaca già proclamata»
«A Pachino esiste ancora lo Stato?». L’interrogativo viene espresso a MeridioNews dal candidato sindaco non eletto del Movimento 5 stelle Fabio Fortuna. Sul banco degli imputati ci sono le amministrative e il caso Pachino. Un binomio che lascia trasparire molteplici perplessità. Nella città del pomodorino – dove anche a causa dello scioglimento del Comune per mafia non si votava dal 2014 -, dopo sette anni si è tornati alle urne, ma la trasparenza sembra una questione da non sottovalutare.
Stando ai dati consultabili sulla piattaforma della Regione Sicilia, delle 24 sezioni da scrutinare, lo spoglio è stato completato solo in 19. Tuttavia la sindaca in questo caso è già stata proclamata. Si tratta di Carmela Petralito che ha ricevuto la fascia tricolore questa mattina mentre gli scrutatori proseguono instancabilmente il loro lavoro ai seggi, nonostante siano passate più di 48 ore dalla chiusura delle urne.
«È indecoroso – commenta Fortuna -, siamo l’ultimo Comune a fornire i dati alla Regione». Stando alla ricostruzione di chi potrebbe conquistare – il condizionale è d’obbligo fino al completamento degli scrutini – lo scranno da consigliere comunale, a non essere ancora stati del tutto completati sarebbero i conteggi della sezione 21. «Ma la sindaca è già stata proclamata», dice stizzito Fortuna. «Non mi sembra di chiedere la luna – conclude il pentastellato -, ma un minimo di comunicazione e trasparenza perché, peraltro, si manca di rispetto agli elettori».
Secca la replica della sindaca Petralito eletta tra le fila di Fratelli di Italia. «Non c’è nessun caso – assicura la prima cittadina al telefono -, i conteggi da effettuare riguardano solo i consiglieri comunali e nulla osta alla mia proclamazione». Sulla mancata comunicazione dei dati e sull’inerzia nello spoglio, però, la sindaca non risponde, concludendo con un laconico ma reiterato: «Grazie, grazie, grazie».