Amianto, in Sicilia è pronta una rivoluzione La Regione pagherà rimozione e bonifica

Per la rimozione e il riutilizzo dell’amianto, per le migliaia di siciliani contaminati, per chi lotta contro i tumori derivati dalle sue maledette fibre potrebbe essere una rivoluzione. Ieri la commissione sanità dell’Ars ha dato il via libera al disegno di legge 381, «Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto». Sono passati 21 anni da quando una legge nazionale dichiarava fuori legge la produzione e la lavorazione del materiale. Ma la competenza sulla sua rimozione spettava alle regioni. La Sicilia era rimasta l’unica, insieme alla Calabria, a non aver provveduto. Oggi lo fa con un testo che, se verrà applicato fedelmente, porta l’Isola all’avanguardia a livello europeo.

La legge prevede la mappatura della zone a rischio, la creazione di centri di stoccaggio nei Comuni e di una centrale regionale per la bonifica e il riutilizzo, l’istituzione di una struttura ospedaliera per la cura dei soggetti contaminati e per la prevenzione. Il tutto, ed è la vera novità, sovvenzionato economicamente dalla Regione attraverso il fondo europero per lo sviluppo regionale e quello sanitario nazionale. Per partire sono stati messi a disposizione 18 milioni di euro, di cui potranno usufruire i cittadini che vorranno eliminare dalle loro case vasche, tubature, coperture di capannoni in amianto.

La commissione sanità ufficializza i dati di una strage lunga vent’anni: 850 morti, 80 ogni anno, 15mila persone contaminate. Le fibre del materiale decomposto provocano il tumore ai polmoni e alla pleura. In passato molti amministratori, di fronte a casi di denuncia, hanno allargato le braccia: «Non abbiamo i soldi per intervenire». I costi di rimozione dell’amianto sono elevati. «Per levare un semplice serbatoio per l’acqua che si trova sui tetti di molte case, il privato cittadino doveva spendere fino a 2mila euro», sottolinea Giuseppe Digiacomo, presidente della commissione Sanità all’Ars e firmatario del disegno di legge, insieme ai colleghi Giorgio Assenza (Pdl), Salvino Caputo (Pdl), Giuseppe Federico (Mpa), Calogero Firetto (Udc) e Vincenzo Fontana (Pdl). Ecco perché i siti contaminati sono molti – a Catania, ad Acireale con l’ex stabilimento Pozzillo, sul lungomare di Fiumefreddo con le due ex cartiere, senza dimenticare la situazione dei petrolchimici – ma le azioni prese fino ad ora quasi del tutto inesistenti.

Le cose adesso potranno cambiare. Il primo passo previsto dal Ddl sarà l’istituzione dell’Ufficio interassessoriale dell’amianto, un organo composto da nove componenti nominati dagli assessorati alla Salute, all’Energia e Territorio, che avrà la funzione di coordinare, e sostituire in caso di inadempienze, tutti gli enti coinvolti in questa operazione: la Regione, l’Arpa, il servizio sanitario regionale e, soprattutto i Comuni. Un ruolo determinante svolgono infatti gli enti locali, che dovranno dotarsi di un Piano comunale per l’amanto. Saranno questi, partecipando al bando regionale, a gestire i fondi e ad emanare le ordinanze rivolte ai cittadini che vorranno intervenire sulle proprie abitazioni o imprese.

Nel frattempo, però, «tutti i soggetti pubblici e privati proprietari di siti, edifici, impianti e mezzi di trasporto, manufatti e materiali con presenza di amianto sono obbligati a darne comunicazione alla Arpa». Nascerà così un registro pubblico che conserverà una mappatura completa dell’isola, classificando i siti in base al grado di rischio sanitario. Ancora una volta i Comuni sono invitati ad inviare alle famiglie un apposito modulo per il censimento che dovrà essere ultimato entro un anno e mezzo dall’entrata in vigore della legge.

L’amianto rimosso verrà trasferito in appositi centri di stoccaggio, la cui realizzazione spetta ad ogni singolo Comune. Ma la tappa finale dovrà essere un centro per la trasformazione in sostanza inerte, riutilizzabile ad esempio nell’edilizia, «da realizzare – sottolinea la legge – in una delle aree più a rischio: Priolo, Biancavilla, San Filippo del Mela, Milazzo o Gela, entro due anni». Questa struttura però non ha attualmente copertura finanziaria, ma il Ddl invita a usufruire dei fondi comunitari o di un project financing.

Verranno stanziati, invece, 1milione e 700mila euro per il sostegno ai pazienti affetti da patologie causate dall’amianto. Saranno le Asp a provvedere agli specifici interventi. Ma c’è di più, perché la legge individua nell’ospedale «Muscatello» di Augusta la struttura da trasformare nel Centro di riferimento regionale per la cura e la diagnosi. «E’ una scelta dal forte significato simbolico, visto che lì ci sono stati 130 morti dovuti all’amianto – conclude Digiacomo – ma è anche un tentativo di evitare ai malati di andare fuori, come successo fino ad ora».

Il disegno di legge dovrà adesso essere sottoposto all’attenzione delle commissioni Territorio e Bilancio, prima di approdare in aula per il voto definitivo dell’assemblea regionale.

Sostegno ai pazienti affetti da patologie causate dell’amianto


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La commissione Sanità dell'Ars ha dato il via libera a un disegno di legge che colma un vuoto di 20 anni nella regolamentazione del trattamento del materiale altamente pericoloso. La Regione stanzia 18milioni di euro per intervenire su siti pubblici e privati, decide la creazione di un centro per la trasformazione in sostanza inerte e individua nell'ospedale di Augusta il polo per la cura e la prevenzione della patologie da amianto. «Finalmente possiamo dire di essere all'avanguardia a livello europeo», spiega il presidente Giuseppe Digiacomo

La commissione Sanità dell'Ars ha dato il via libera a un disegno di legge che colma un vuoto di 20 anni nella regolamentazione del trattamento del materiale altamente pericoloso. La Regione stanzia 18milioni di euro per intervenire su siti pubblici e privati, decide la creazione di un centro per la trasformazione in sostanza inerte e individua nell'ospedale di Augusta il polo per la cura e la prevenzione della patologie da amianto. «Finalmente possiamo dire di essere all'avanguardia a livello europeo», spiega il presidente Giuseppe Digiacomo

La commissione Sanità dell'Ars ha dato il via libera a un disegno di legge che colma un vuoto di 20 anni nella regolamentazione del trattamento del materiale altamente pericoloso. La Regione stanzia 18milioni di euro per intervenire su siti pubblici e privati, decide la creazione di un centro per la trasformazione in sostanza inerte e individua nell'ospedale di Augusta il polo per la cura e la prevenzione della patologie da amianto. «Finalmente possiamo dire di essere all'avanguardia a livello europeo», spiega il presidente Giuseppe Digiacomo

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]