Spallitta: «Ad Amg sprechi e debiti per 32 milioni» L’azienda: «Indebitamento legato ad investimenti»

Assenza di «trasparenza e duplicazione della spesa», consulenze e appalti esterni e debiti per circa 32 milioni di euro. Sono solo alcuni dei «numerosi vizi» nella gestione di Amg Energia, la società partecipata del Comune che si occupa di energia, contro i quali la vicepresidente del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta, punta il dito. Tra le numerose criticità, Spallitta si scaglia in primo luogo contro i compensi del consiglio d’amministrazione e dei dirigenti, ritenuti «spropositati» per la gestione di un personale di sole 350 unità. «L’Amministrazione trasferisce alla stessa società 11 milioni di euro circa – chiarisce -. La società ha cinque dirigenti: Dario Allegra con un compenso di circa 200 mila euro annui, gli altri dirigenti con un compenso medio di 150 mila euro annui, per un ammontare complessivo di circa 800 mila euro».

Accuse alle quali, tuttavia, l’azienda replica punto per punto, a cominciare dalla mancata trasparenza: «L’Amg – dicono dalla società – ha attivato nel proprio sito internet la sezione “Amministrazione trasparente”, dove qualsiasi atto è accessibile e, tra l’altro, ai consiglieri comunali non è mai stato negato l’accesso». E anche sui compensi dei dirigenti, l’azienda precisa che «fanno riferimento al contratto dirigenziale Federgasacqua. Le cifre dei compensi sono al lordo delle ritenute e dal 2012 a oggi la spesa complessiva ha avuto una costante e progressiva riduzione».

Ma Spallitta solleva anche il problema degli incarichi e delle consulenze esterne che sarebbero stati conferiti in alcuni casi «senza bandire pubbliche selezione e senza determinare i criteri di scelta, violando l’obbligo di utilizzare le professionalità interne». Un scelta che pesa anche sui conti dell’azienda: secondo i dati del bilancio 2014 la gestione è caratterizzata da un «grave indebitamento». «Se vanta crediti per 17 milioni – prosegue – di cui 4 milioni nei confronti del Comune, la Amg Energia spa nel 2014 ha debiti per circa 32 milioni, dei quali 16 milioni verso le banche, 10 per l’apertura di un mutuo». Anche su questi due punti l’azienda è molto chiara: «Non si è proceduto a incarichi professionali esterni in violazione dei divieti deliberati dal Consiglio comunale né viola l’obbligo di utilizzare le professionalità interne» mentre sui presunti debiti afferma che l’indebitamento corrente «è legato agli investimenti e infatti sono stati accesi dei mutui ma sono relativi soprattutto al settore della distribuzione del gas, alla collocazione di nuovi misuratori, all’ampliamento delle reti del metano, che hanno un ritorno in dieci anni e che vengono coperti dalla tariffa del gas». 

E ancora nel bilancio 2014, rileva sempre la vicepresidente di Sala delle Lapidi, si registra un «contenzioso considerevole» con una «somma accantonata per affrontare eventuali contenziosi della società», circa 7 milioni di euro, dei quali 5 milioni dovuti all’Ati Saipem. Inoltre, molti servizi che dovrebbero essere svolti dall’Amg Energia spa o dalle partecipate comunali vengono «appaltati all’esterno con procedure negoziate o a trattativa privata». Per l’Amg la chiusura della controversia con l’Ati Saipem ha consentito, invece, «un significativo risparmio, rispetto alla condanna, di circa euro 3, 5 milioni di euro». Per quanto riguarda il resto delle prestazioni e dei servizi a cui si fa riferimento l’Amg «procede nel regolare rispetto del codice degli appalti e con la pubblicazione degli atti sulla sezione “Amministrazione trasparente” del suo sito internet».

Un ultimo rilievo, segnalato da Spallitta, la costituzione nel 2004 di tre società controllate (Costruzioni industriali srl, Energy Auditing srl e Amg Service srl) con altrettanti Consigli d’amministrazione, revisori e personale dipendente e «con conseguente aggravio di costi. Nel 2013 – prosegue – queste società sono state poste in liquidazione per legge ed è stato nominato come amministratore di due di queste Mario Li Castri. Nonostante il decorrere del tempo le società controllate non sono ancora state estinte. Uno spreco delle risorse pubbliche e un’azione quantomeno illogica con una duplicazione di costi che potrebbero essere invece assolutamente contenuti». Anche su questo, l’azienda precisa che la società Costruzioni Industriali srl, il cui personale è stato transitato in Amg con una complessa operazione alla fine del 2014, è in liquidazione e verrà chiusa dal 1° settembre 2015 soltanto per ragioni di necessari adempimenti fiscali mentre Amg Service srl è già una società in liquidazione che non produce alcun costo


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