La polizia municipale, insieme al servizio Pubblica incolumità del Comune, hanno identificato a fatto allontanare i tre uomini che da alcuni mesi vivevano in un'area privata abbandonata di via Grotte Bianche, a rischio crollo e in condizioni di degrado. Guarda le foto
Allontanati i nomadi dalle case diroccate in centro L’intervento dopo la denuncia di una residente
E’ stato sgomberato stamattina il gruppetto di nomadi, cittadini rumeni, che da mesi occupava alcune case diroccate in via Grotte Bianche, una traversa di via Umberto, a poche decine di metri da piazza Trento e villa Bellini. Vivevano lì da sei mesi, sotto tetti crollati o cadenti, rabberciati con qualche pannello di plastica e lamiera. Erano in tre uomini, il più giovane di 25 anni. Insieme a un cane.
Nei giorni scorsi una residente aveva segnalato la situazione, invitando l’amministrazione a prendere dei provvedimenti a causa dei rischi che correvano sia gli occupanti che gli altri abitanti della zona, nel cuore del centro storico. La polizia municipale è intervenuta stamattina. Nessuna tensione. I tre uomini sono stati identificati e invitati ad allontanarsi.
Nel frattempo è stato rintracciato il proprietario che già qualche anno fa aveva provveduto a murare tutti gli ingressi all’area. Ma i blocchi di cemento a poco a poco erano stati levati da uno degli accessi. Il servizio Pubblica incolumità del Comune ha quindi provveduto a bloccare la porta con alcune aste di legno, in attesa che il proprietario intervenga con una soluzione definitiva.
«Non so dove andrò adesso – spiega Andrè, 25 anni, il più giovane dei tre uomini, tutti di cittadinanza rumena – tornerò in strada o costruirò qualche baracca di fortuna». Gli altri occupanti hanno dormito per alcuni mesi nella zona dell’aeroporto Fontanarossa. Quindi hanno trovato un riparo temporaneo nelle case diroccate di via Grotte Bianche, tra cumuli di spazzatura e muri a rischio crollo. Fino all’allontanamento di oggi.