L'Unione degli allevatori punta il dito contro il mancato pagamenti delle somme provenienti dalla Ue da parte della Regione dal 2015 ad oggi, di cui «35 milioni per le aziende biologiche, circa 20 milioni per le aziende montane»
Allevatori protestano per mancati contributi comunitari «Da Regione ritardi nei pagamenti per 55 milioni di euro»
Allevatori in piazza a Palermo per chiedere al governo regionale lo sblocco dei pagamenti Agea, fermi dal 2015, e misure di sostegno a causa dei danni provocati dalla siccità, che ha messo in ginocchio aziende zootecniche, biologiche e montane. I manifestanti sono arrivati da tutte le nove province della Sicilia. L’iniziativa è stata organizzata dall’Unione allevatori Sicilia, un corteo sfilerà per le vie del centro storico da piazza Marina diretto in Prefettura. Previsti disagi alla circolazione nel centro storico.
L’Unione degli allevatori punta il dito contro il mancato pagamenti dei contributi comunitari da parte della Regione per circa 55 milioni di euro dal 2015 ad oggi, di cui «35 milioni per le aziende biologiche, circa 20 milioni per le aziende montane». In Sicilia, stando ai dati dell’associazione, sono circa 18 mila le aziende zootecniche e agricole. «Il regolamento comunitario del 2013 – dice il vicepresidente dell’Unione allevatori Sicilia, Carmelo Galati Rando – prevede che una volta inviata la domanda per accedere ai contributi la Regione deve procede al versamento entro l’anno.
Le nostre aziende attendono pagamenti per circa 55 milioni di euro da tre anni». Riferendosi ai danni causati dalla scarsità di piogge nell’Isola, Rando aggiunge: «La siccità ha danneggiato l’intero comparto agricolo e zootecnico. Ci sono aziende abbandonate, terreni sterili. Prevediamo che gli allevatori saranno costretti a portare un numero enorme di animali al macello. Chiediamo l’intervento immediato della protezione civile».