All’Ersu di Enna è caos sulle borse di studio

Interrogazione parlamentare, con richiesta di risposta scritta al Presidente della Regione e all’Assessore regionale per l’istruzione e per la formazione professionale, per chiedere conto e ragione  delle variazioni di bilancio dell’Ersu di Enna che impediranno l’erogazione di borse studio per un importo di circa trecentomila euro. A firmarla è il deputato del Pd, Mario Alloro:

“Il Consiglio di Amministrazione dell’Ersu di Enna ha proceduto con propria deliberazione n. 51 del 29 novembre 2013, immediatamente esecutiva, all’approvazione delle variazioni e dell’assestamento del proprio bilancio esercizio finanziario 2013- dice Alloro.
Nell’ambito di tale assestamento di bilancio secondo il deputato regionale, sarebbero state operate, tra l’altro, delle consistenti variazioni in aumento nel capitolo afferente le borse di studio nella misura di € 304mila. La deliberazione in questione sarebbe stata sottoposta al controllo dell’organo tutorio regionale che avrebbe richiesto espresso parere all’Assessorato bilancio e tesoro della Regione Siciliana considerata la mancanza del Collegio dei Revisori dei Conti nell’Ersu di Enna.
Ma l’Assessorato al bilancio, con nota del 24 febbraio 2014 indirizzata al Dipartimento Istruzione e Formazione e per conoscenza all’Ersu di Enna, avrebbe comunicato di non potere rendere il parere richiesto considerato il ritardo con il quale è stato trasmesso il provvedimento in questione.
“Per questa ragione – spiega il parlamentare ennese – la somma variata in aumento e destinata all’erogazione di altre numerose borse di studio agli studenti utilmente collocati in graduatoria non potrà essere impegnata per lo scopo cui era destinata, stante che ‘…..nessun impegno può essere legittimamente assunto dall’Ente dopo la scadenza dell’esercizio, né in virtù di variazioni non ancora esecutive’ giusta nota dell’Assessorato Bilancio”.
“Appare evidente – aggiunge Alloro – che quanto detto rappresenta un grave vulnus al diritto allo studio in una fase di pesante crisi economica che coinvolge gran parte delle famiglie alle prese con una gravosa tassazione universitaria”.
Da qui la presentazione dell’atto ispettivo con l’obiettivo di sapere” se risulta vero che: la deliberazione n.51 adottata dal C.d.a. dell’Ersu di Enna in data 29 novembre 2013, dichiarata immediatamente esecutiva e pubblicata all’albo dell’Ente in data 19 dicembre 2013, è stata trasmessa all’organo tutorio regionale, per il prescritto controllo ben 20 giorni dopo la sua adozione e cioè in data 19 dicembre 2013; l’organo tutorio ovvero il Dipartimento Istruzione e Formazione ha trasmesso il provvedimento in argomento all’Assessorato al Bilancio, per l’acquisizione del parere tecnico, in data 6 febbraio 2014; l’Ersu di Enna, dopo l’adozione della deliberazione n. 51 avrebbe proceduto a impegni e liquidazioni in pendenza di controllo e quindi in assenza di pronunciamento nel merito dell’organo tutorio”.
Con l’atto ispettivo presentato Alloro chiede di conoscere quali provvedimenti intendano assumere gli organi preposti qualora venissero accertate responsabilità derivanti da comportamenti negligenti da parte di chi aveva compiti di direzione nella gestione delle procedure finalizzate all’approvazione, nei tempi stabiliti dalle norme vigenti, dell’assestamento e delle variazioni del Bilancio esercizio finanziario 2013 dell’Ersu di Enna che avrebbe permesso, tra l’altro, lo scorrimento della graduatoria per l’assegnazione delle borse di studio agli studenti aventi diritto.

Di diverso parere, Rino Agnello, direttore dell’Ersu di Enna: “A novembre 2013 il C.d.a., in fase di assestamento di bilancio ha ritenuto di impinguare il capitolo delle borse di studio. Tutto ciò naturalmente è subordinato ad una autorizzazione da parte della Regione Siciliana rispetto alla deroga, per quanto riguarda il pagamento delle borse di studio, al patto di stabilità, poiché a tutt’oggi, l’unico vincolo che potrebbe impedire lo scorrimento delle graduatorie è dato dal patto di stabilità. Nessuna delle altre questioni, per quanto mi riguarda, risulta degna del mio apprezzamento”.
Mario Antonio Pagaria


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