Zooerastia e naturismo. Sono questi i temi trattati in due disegni di legge in attesa di essere esaminati dal parlamento regionale. Argomenti che non hanno precedenti nella storia della proposta legislativa siciliana e che adesso dovranno essere sollecitati allattenzione della conferenza dei capigruppo perché ne decida la data di trattazione in seno alle commissioni prima (affari istituzionali), e allaula poi.
All’Ars un disegno di legge per valorizzare il nudismo…
Zooerastia e naturismo. Sono questi i temi trattati in due disegni di legge in attesa di essere esaminati dal Parlamento regionale. Argomenti che non hanno precedenti nella storia della proposta legislativa siciliana e che adesso dovranno essere sollecitati allattenzione della conferenza dei capigruppo perché ne decida la data di trattazione in seno alle Commissioni prima (Affari istituzionali), e allAula poi.
Incremento del Pil e sviluppo turistico sonole due leve che stanno alla base della proposta di legge firmata da Edy Tamajo, deputato dei democratici riformisti per la Sicilia. Tema: lo sviluppo del naturismo in Sicilia. Area attrezzate e spiagge delimitate dovrebbero essere messe a disposizione di quanti praticano il nudismo in armonia con la ricerca di una vita sana e all’aria aperta.
“Lo stare nudi – si legge nella relazione introduttiva – ha una componente sociale che si realizza sia in spazi privati che in spazi pubblici”.
Nella proposta è chiaro linvito per la Regione ad approfittare di questa formidabile occasione per ampliare la propria offerta turistica ed attrarre in Sicilia i naturisti, anche italiani, che in assenza di strutture dedicate sono costretti a trascorrere allestero le loro vacanze.
A farsi carico delle tematiche animaliste è il gruppo del Movimento Cinque stelle che con Giorgio Ciaccio in testa firma la proposta legislativa tendente a stanare i pornozoofili che impazzano sul web, auspicando il riconoscimento di reato per gli abusi sulle povere bestiole indifese. Ci hanno già pensato in Germania, si legge nella relazione introduttiva allarticolato, a fermare le violenze e a tutelare la salute degli animali, ma se la Sicilia, per prima in Italia, si dotasse di una legge specifica verrebbero applicate sanzioni amministrative da 25 mila a 150 mila euro a chi viola della legge.