Alla scoperta di Bratislava

Noi abbiamo sentito Giuliana Zemanovicova, studentessa di pedagogia della Slovacchia,
che qui ha studiato per tutto l’anno accademico, nella facoltà di Lingue. A parte studiare,
lei lavora in un’ organizzazione giovanile, Gioventù Operaia Cristiana.
Giuliana parla bene l’italiano: ha scelto di studiarlo al liceo, invogliata dal fatto che la sorella lo parlava. Lei è di una città vicino Bratislava, ma per gli studi si è dovuta trasferire nella
Città degli studenti, nella quale lei alloggia.

Proprio da qui parte il nostro viaggio immaginario a Bratislava. All’interno della  Città degli studenti c’è un pub frequentatissimo, il “Club 39”, chiamato così perché l’unico autobus
che porta lì è il 39, appunto. In questo locale si respira intensamente la vita studentesca: lì ci
si ritrova, si chiacchiera, si discute e si ascolta musica. E’ un posto nel quale vanno anche persone che non sono universitari. E’ aperto fino al mattino, quasi 24/24. Si fa musica di vario
genere. Un altro locale è “Umic”.
La birra va via come l’acqua. Di solito usano boccali da mezzo litro e in media una ragazza ne beve due. Durante l’anno scolastico si fa anche una festa dedicata alla birra. 

Piatto tipico: gli gnocchi, fatti con farina di patate e con un formaggio tipico, che si trova solo là. Il ristorante nel quale si possono gustare è il “Koliba”, una casa fatta interamente in legno. Il nome deriva dalle case, le kolibe, appunto, nelle quali i pastori vivevano quando andavano a pascolare le pecore.

Al centro storico di Bratislava c’è una piazza, dedicata a uno scrittore famoso, Hviezdoslav,
al quale è stata dedicata anche una statua. Attorno alla piazza si trovano tanti locali: ristoranti, pub, nei quali i giovani si ritrovano. C’è anche un teatro, nel quale hanno luogo importanti spettacoli. In più la città è un crocevia di musica di diversi generi: jazz, al quale è dedicato
un festival, la musica classica, molto amata dai giovani.    
Giuliana alla fine della nostra chiacchierata ci dice: “Secondo me Bratislava somiglia molto
a Catania, sia per quanto riguarda gli edifici, un po’ simili a quelli della capitale, che hanno
le facciate barocche, sia per la vita notturna”.  
A noi non resta che augurarvi buon viaggio in questa interessante città.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo