Il corteo è partito stamani da piazza Giachery e ha raggiunto l'ex Fabbrica Sandron dove oggi si concentrano le attenzioni della politica siciliana. A rischiare il posto - nel caso saltasse la commessa per i servizi Wind - sono circa 1.700 operatori del call center tra Catania e Palermo
Alla Leopolda la protesta dei lavoratori Almaviva Documento da consegnare a Graziano Delrio
Sono in centinaia davanti all’ex Fabbrica Sandron a Palermo. Sono i lavoratori del call center Almaviva a rischio licenziamento. Stanno manifestando nel luogo dove oggi si concentrano le attenzioni della politica siciliana, per quella che gli organizzatori hanno ribattezzato la Leopolda in salsa sicula, dopo quella organizzata dal premier Matteo Renzi a Firenze, appuntamento diventato ormai annuale.
In totale nelle due sedi di Palermo e Catania sono circa 6mila gli operatori Almaviva. Di questi, 1.700 rischiano di rimanere senza lavoro. E’ stata la stessa azienda ad annunciarli, nel caso in cui dovesse perdere la commessa per i servizi della Wind. In particolare i lavoratori che attendono con angoscia risposte sono 470 a Catania e 1200 a Palermo. A rischio esuberi sono operatori assunti con contratti a tempo indeterminato e a progetti.
Stamattina il corteo di protesta si è mosso da piazza Giachery. I lavoratori hanno cartelli con scritto #iosonoAlmaviva e distribuiscono volantini. I sindacati due giorni fa hanno stilato un documento per chiedere l’intervento delle istituzioni e intendono consegnarlo al sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio, che parteciperà alla due giorni. Delrio, rispondendo ai cronisti, ha detto di aver incontrato i lavoratori.