I due più celebri scrittori siciliani in un percorso di narrazione teatrale coi bambini, per raccontare lo sfruttamento minorile nel Novecento siciliano. L'idea è dei volontari di Miscelarti, ai quali è stato recentemente assegnato un bene sottratto alla criminalità organizzata
Alla Gam i bambini mettono in scena Verga e Pirandello L’associazione Miscelarti recupera un bene confiscato
Verga e Pirandello da mettere in scena insieme ai bambini. Avverrà mercoledì 16 novembre alla Galleria d’arte moderna di via sant’Anna. L’idea è dell’associazione di volontariato Miscelarti, che realizzerà – all’interno di un percorso sui diritti dei minori – una narrazione teatrale dei racconti dei due grandi scrittori sullo sfruttamento dei bambini nel Novecento siciliano, quando il gioco spesso coincideva col duro lavoro. Jeli il pastore e Rosso Malpelo sono le novelle scelte di Verga, mentre di Pirandello verranno interpretate Ciaula scopre la luna e Il fumo. A fare da sfondo poi i dipinti della Gam. Il laboratorio si terrà dalle 15 e 30 alle 17, è aperto agli under 18 e sarà gestito dai volontari dell’associazione che, vale la pena ricordarlo, non sono comunque attori professionisti. L’ingresso è libero e gratuito, e nel caso di un numero elevato di spettatori sarà possibile distribuirsi in più turni.
«Sarà una narrazione davanti a quattro dipinti scelti tra cui I carusi di Onofrio Tomaselli e i dipinti paesaggistici di Francesco LojIacono – spiega Francesco Lambri, presidente di Miscelarti e uomo di teatro -. La nostra proposta nasce per sensibilizzare l’utenza sui diritti dell’infanzia e adolescenza. E sarà incastonata in una serie di attività cittadine che promuovono i diritti dell’infanzia, in cui hanno aderito molte associazioni del tavolo tematico minori e giovani del CeSVoP. Il percorso terminerà il 19 novembre ai Cantieri Culturali alla Zisa». Un’iniziativa, quella coi bambini, che si lega ulteriormente alla promozione sociale ad altri importanti temi.
L’associazione di volontariato Miscelarti opera da anni nell’ambito della progettazione partecipata nonchè della promozione del concetto di bene comune. Dopo tanti sforzi, tante iniziative sparse e numerosi tentativi di fare rete nel vasto e disgregato mondo dell’associazionismo palermitano, i volontari hanno ottenuto una sede operativa. Nell’ambito del progetto Social Factory, approvato dal Comune di Palermo, a Miscelarti è stato assegnato un bene confiscato alla criminalità che si trova in via Spedalieri 42, situato nella VII circoscrizione. Il bene è al momento spoglio, necessita persino dell’allaccio della corrente e si trova in quartiere cosiddetto difficile. Proprio per questo i volontari sono entusiasti sulle potenzialità che possono avere le attività sociali. «Attiveremo per primi un doposcuola gratuito – dice ancora Lambri – e una libreria di quartiere. Tutto questo sarà possibile solo grazie alle libere donazioni e al crowfunding. Inoltre nel 2017 riprenderemo la web radio, che in passato abbiamo già sperimentato, e dopo il completamento dei lavori di ripristino del bene, verranno attivati laboratori artistici e teatrali con l’apertura di un vero e proprio spazio culturale. Anche qui il supporto dal basso sarà determinante».