Alimena, morto per salvare il figlio da un incendio Insieme per Fabio, artisti sul palco per beneficenza

Le fiamme, il figlio avvolto in una coperta bagnata e il salto dal secondo piano: pochi istanti in cui tutto cambia. Fabio Oddo aveva 38 anni il mese scorso e adesso la sua esistenza si può riassumere in quel gesto. Era il due novembre quando ad Alimena, nel cuore delle Madonie, un incendio avvolge un intero palazzo e brucia le vite dei suoceri di Oddo, mentre lui mette in salvo la moglie al quarto mese di gravidanza, per poi gettarsi dalla finestra con il figlio di quattro anni. Un tuffo di spalle tra la vita, quella del bambino, e la morte, la sua. Dopo qualche giorno di agonia, infatti, Fabio non ce la fa, ma la sua generosità continua anche dopo la morte: con la donazione dei suoi nove organi salva altrettante persone, ancora una volta. 

Fabio-uomo, Fabio-padre, Fabio-eroe. Sono tante le letture che si possono dare alla vicenda e al suo protagonista, sta di fatto che tra i monti dell’entroterra siciliano, a scontrarsi con il quotidiano e con i fantasmi di una tragedia, rimane una famiglia alla quale manca il proprio riferimento. Una famiglia che presto si allargherà, con l’arrivo del piccolo che Daniela custodisce in grembo e che nascerà nel ricordo di un padre, ma non tra le sue braccia. Insieme per Fabio, iniziativa di beneficenza che chiama a raccolta diversi artisti siciliani, è stata pensata proprio per questo: istituire un fondo economico per i figli di Fabio Oddo, per il loro futuro. Domani alle 21, Francesco Giunta, Ezio Noto, Lello Analfino, Aida Satta Flores e tanti altri musicisti della scena isolana dedicheranno all’uomo un concerto nella palestra comunale del paese. 

«Tutte le Madonie – dichiara Mari Albanese, assessore alla Cultura di Alimena – si sono mosse fin dall’inizio per questa causa, anche con l’istituzione di fondi comunali. Ci è sembrato importante, però, organizzare qualcosa anche in memoria di questo ragazzo, protagonista di un atto di coraggio e di amore. Ecco, domani racconteremo una storia d’amore». Anche Liborio Curione, docente all’Accademia di Belle Arti di Catania e originario del centro madonita, ha voluto essere presente con la realizzazione di trenta stampe raffiguranti scorci e paesaggi di Alimena, i cui proventi saranno destinati al fondo di solidarietà. «Mi è bastata una chiamata ai vari artisti – continua Albanese – e dall’altra parte del telefono è arrivato un “sì” immediato, volontario e altruista. Ricordiamoci di questi piccoli-grandi gesti che cambiano la vita delle famiglie». 

Il gesto, singolo e collettivo, dunque, come mantra di una vicenda improntata al sostegno reciproco. «Ho aderito al volo – afferma il cantautore Ezio Noto – perché c’è un grande cuore che si muove attorno a questa iniziativa: noi artisti dobbiamo essere presenti». «In un momento nel quale il mondo va al contrario – commenta Aida Satta Flores – mi complimento con chi ha avuto l’idea di questa manifestazione piena di vita, di valori, di bellezza: tanta intellighenzia siciliana per dare un’immagine, ma anche una sostanza, di pulizia e afflato. Ho aderito al progetto “a cuore nudo”, come la prima canzone del mio nuovo disco, registrato interamente sulle Madonie». Per una sera, quindi, Fabio Oddo tornerà nella comunità che ha lasciato bruscamente, e chissà che non lasci la sua ultima eredità: la prontezza e la generosità come regola di vita e non solo di morte.

Gino Pira

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