Il nuovo trend: passare da TikTok alla politica. Alessio Ciolino punta a trasformare i follower in voti

Sembra un nuovo trend – ma non lo è – quello dei tiktoker che accarezzano l’idea di «fare qualcosina in politica». Per dirla con le parole di Rita De Crescenzo. Una delle più popolari influencer – con 1,8 milioni di follower su TikTok – che, dopo avere mobilitato migliaia di persone in quello che è poi diventato il caso Roccaraso (il paese in Abruzzo preso d’assalto dai turisti dopo la sua vacanza social), qualche giorno fa è scesa in piazza a Roma con il Movimento cinque stelle. E, dal bel mezzo del corteo, ha annunciato la sua intenzione di entrare in politica. Non si sa ancora bene come e quando. Più preciso è stato a Palermo Alessio Ciolino: «Fatta fu!», come direbbe lui stesso in uno qualunque dei suoi video su TikTok.

Prima di lui, in Sicilia, a tentare di trasformare i follower in elettori ci hanno già provato altri: Salvo Cinturino (noto per il suo tormentone «Ha nesciri i soddi») e Anthony Russo candidandosi, nel 2023, al Consiglio comunale di Catania. Nel loro caso, però, l’effetto trascinamento dei like social sulle schede elettorali non ha funzionato affatto, se non in termini di visibilità. A differenza loro, però, Alessio Ciolino – forte dei suoi 110mila follower su TikTok – il terreno per il suo progetto Per Palermo lo sta già preparando da tempo anche affidandosi a dei professionisti della comunicazione e della politica.

Tra una buca sull’asfalto davanti casa da fare riparare in diretta social e una sedia sottobraccio per aspettare di essere ricevuto dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, nell’ultimo periodo Ciolino ha alternato live e video leggeri a contenuti dai temi impegnati. E si è anche avvicinato a Ismaele La Vardera e alla sua nuova creatura Controcorrente. Dentro e fuori dai social. «Con Alessio Ciolino c’è stato un incontro – conferma a MeridioNews il deputato ex Sud chiama Nord – ed è già tesserato con Controcorrente. Apprezzo la sua volontà di spendersi per il futuro di questa città». In questo senso, già da qualche giorno, il 36enne palermitano è uscito allo scoperto dichiarando, con una nota pubblicata rigorosamente sui social, di avere «deciso di scendere in campo per metterci impegno, dedizione, forza e coraggio. Alla luce delle mie segnalazioni che non hanno trovato riscontro con chi amministra – aggiunge – credo che sia il momento di cambiare il destino della città». E forse anche il proprio.

Padre single, nel mondo dello spettacolo fino a non molto tempo fa Ciolino lavorava solo dietro le quinte. Poi lo sbarco sui social e ora la discesa in politica con un progetto che «nasce per sostenere i palermitani che non riescono a farsi sentire – spiega lui stesso nel comunicato – che lottano ogni giorno contro le difficoltà e le inefficienze della pubblica amministrazione». Un sostegno che dovrebbe partire dal tour che Ciolino ha organizzato – e che dovrebbe già partire entro il mese di aprile – nelle periferie del capoluogo. Prima tappa allo Zen, in programma ci sono poi già anche lo Sperone, l’Acquasanta e l’Arenella. «Io mi sono detto disponibile – assicura La Vardera al nostro giornale – a portare all’interno delle istituzioni le istanze che Ciolino raccoglierà dai cittadini nei vari quartieri di Palermo». Una nuova sfida per lui che non apprezza molto quelle social, provando a sfuggire a ogni richiesta di match fatta dagli altri utenti di TikTok. «Ringrazio sempre tutti voi che dai social mi avete seguito – scrive il tiktoker nella nota in cui annuncia il progetto del suo movimento politico Per Palermo – Spero adesso in un reale vostro sostegno per questa scesa in campo. Senza padroni e senza padrini».


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