Alla guida della società Centro distribuzioni merci alcamese surl, l'uomo avrebbe aperto numerosi conti bancari al solo scopo di ottenere libretti di assegni con cui pagare fornitori, pur non avendo copertura bancaria. La merce poi era rivenduta sottocosto
Alcamo, confiscati beni imprenditore Campo Dopo condanna per reati fiscali e fallimentari
La Guardia di Finanza di Alcamo ha confiscato beni mobili e immobili riconducibili a Vincenzo Campo, imprenditore locale condannato in via definitiva per reati tributari e fallimentari, legati alla società Centro distribuzioni merci alcamese Surl. A Campo, che al momento si trova in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso, oltre alla confisca di 522mila euro – pari ai profitti derivati dai reati fiscali – e al sequestro conservativo di 332mila euro per il pagamento delle spese della giustizia, è stata comminata una condanna a quattro anni di reclusione. A essere confiscate è stata la metà delle quote della società Noemi srl e i beni a essa intestati, tra cui una villa e un’imbarcazione a motore.
Dalle indagini è emerso che Campo, a partire dal 2009, tramite la Surl ha aperto conti correnti bancari depositando piccole somme. Il tutto, secondo gli inquirenti, per ottenere libretti di assegni con cui l’imprenditore, pur non avendo copertura, pagava l’acquisto di grossi volumi di merce, successivamente rivenduta sottocosto.