Si svolge oggi e domani la settima edizione tra arti visive, musica e confronti su attualità e tradizione. Nato nel 2008 dall'associazione Koinè, richiama giovani da tutta Italia. Eppure quest'anno ha ottenuto dal Comune solo i locali e il patrocinio. «Abbiamo lottato anche per i bagni pubblici», raccontano le organizzatrici
Alcamo, al via il festival Nuove impressioni «Turismo e cultura, ma solo grazie ai privati»
Svegliare il territorio attraverso la cultura, l’arte contemporanea e la musica indipendente. Ma senza l’aiuto delle istituzioni. È la situazione in cui si trova la settima edizione di Nuove impressioni, il festival nato ad Alcamo nel 2008. Oggi e domani, il Comune del trapanese apre le porte a migliaia di visitatori con due giorni di mostre, musica e incontri pensate per attrarre ragazzi e personaggi del mondo politico e culturale. Tra gli ospiti di quest’anno anche l’ex ministro Cecile Kyenge, che interverrà all’incontro Sos Immigrazione oggi pomeriggio alle 18.30, programmato dall’eurodeputato Ignazio Corrao e al quale parteciperanno anche i professori dell’università di Palermo Fulvio Vassallo e Lillo Giuseppe Fiorello. «L’offerta è ampia – spiegano Adriana Ruisi e Cristina Barranca dell’associazione Koinè, promotrice dell’evento – La manifestazione piace alla maggior parte dei residenti, anche se il riscontro maggiore arriva dalla gente di fuori. Da tutta Italia i giovani si muovono per raggiungere Alcamo in occasione delle serate di musica e teatro». Eppure dal Comune non è arrivato nessun aiuto concreto.
Appena lo scorso giugno il sindaco Sebastiano Bonventre si è dimesso all’indomani delle accuse di abuso d’ufficio e lesioni personali. «Il momento è quello che è – afferma Ruisi – Con il bilancio già approvato è difficile andare in contro alle esigenze della macchina organizzativa di un festival. Per la prima volta in sette anni dall’amministrazione non abbiamo ricevuto che il patrocinio gratuito e gli spazi del Collegio dei Gesuiti. Al di là dell’aspetto economico, che comunque avrebbe inciso, avremmo voluto maggiore disponibilità nelle questioni logistiche e invece è stata una lotta anche ottenere i bagni per il pubblico». La manifestazione, attualmente l’unica occasione di risveglio del territorio, l’anno scorso ha portato tremila visitatori. «Ad Alcamo, dove non c’è altro, la situazione è di appiattimento totale. I dirigenti dei diversi settori dovrebbero aprirci le porte, considerati i frutti dal punto di vista turistico e culturale del festival – conclude l’organizzatrice – Per fortuna siamo sostenuti da molti privati che donano le loro professionalità e strumenti negli allestimenti, nell’illuminazione e nel montaggio dei palchi».
L’edizione 2015 di Nuove impressioni è ospitata all’oratorio del Collegio dei Gesuiti di Alcamo, dove sono allestite la mostra Image Every Thing di Emma Grosbois, Natália Trejbalová e Leonardo Ruvolo e la mostra Facemu a sarsa, il sugo di pomodoro preso a scatti di Alessandro Borbone. Nello spazio anche la premiazione del contest di street art Nimstreet. I convegni in occasione del festival sono Sos Immigrazione risposte dall’Europa e Ricordi e valorizzazione del patrimonio rurale e delle produzioni locali del territorio di Alcamo. Le giornate si concludono con i concerti: mercoledì si esibiranno Phia, Iosonouncane, Umberto Maria Giardini e Melampus; mentre giovedì toccherà a A Toys Orchestra, Pan del Diavolo, Luskaet e Dj Kaki Hara from Torakiki.