Le fiamme sono divampate ieri pomeriggio ma non sono ancora state domate. In arrivo canadair ed elicottero. Preoccupano i livelli di diossina a causa della presenza di materiale plastico nell'impianto. Domani l'Arpa dovrebbe comunicare risultati delle analisi
Alcamo, a fuoco deposito della differenziata Il sindaco chiede di rimanere chiusi in casa
Non uscire di casa se non per motivi strettamente necessari. Ad Alcamo una densa nube nera, provocata da un’incendio divampato ieri nel deposito della raccolta differenziata e non ancora domato, costringe i residenti a non uscire. È stato il sindaco Domenico Surdi, del Movimento 5 stelle, a invitare i suoi concittadini alla prudenza.
Il rogo in contrada Stasi – dove si trova il centro di stoccaggio di proprietà della ditta dell’imprenditore Vincenzo D’Angelo – tiene impegnate le squadre dei vigili del fuoco e i tecnici dell’Arpa che stanno monitorando i valori dell’aria dopo l’allarme diossina lanciato a causa della presenza nell’impianto di stoccaggio di materie plastiche. Domani si dovrebbero conoscere i valori dell’inquinamento dell’aria dopo le analisi fatte la scorsa notte. Stamattina il primo cittadino ha comunicato alla centrale operativa della protezione civile che la nube si sta lentamente diradando, anche se la situazione rimane critica.
Sono attesi anche i canadair e un elicottero per spegnere definitivamente le fiamme. Il sindaco stamane ha emanato una nuova ordinanza in cui vieta l’avvicinamento nel raggio di 500 metri all’area interessata dal rogo e chiede ai cittadini di tenere gli infissi di casa chiusi, di limitare gli spostamenti, e di evitare il consumo di ortofrutta prodotta nel territorio se non dopo accurato lavaggio.