L’obiettivo del regista Luciano Accomando è di combattere i pregiudizi nei confronti di queste persone, grazie ai successi di cinque donne e sette uomini arrivati in Sicilia e oggi perfettamente integrati
Al Rouge et Noir la prima di Immagine dal vero Film che racconta storie di successo di migranti
Il docufilm Immagine dal vero di Luciano Accomando, con le musiche di Marco Betta, ha per protagonisti i migrati e le loro storie, storie di chi è arrivato sulle nostre coste su qualche imbarcazione fatiscente e con poco o niente, e, grazie solo alle proprie forze, sono riusciti a crearsi un futuro e un posto nella società. Immagine dal vero è un film documentario che racconta dei successi di cinque donne e sette uomini arrivati in Sicilia che hanno saputo riscattarsi e contribuiscono a migliorare le comunità di cui oggi fanno parte e in cui sono perfettamente integrati. L’appuntamento con la prima, in esclusiva a Palermo, è per giovedì 3 novembre alle 18.40 al cinema Rouge et noir di piazza Verdi. Ingresso gratuito (gradita la prenotazione alla mail info@associazioneanteprima.it).
Sono medici, editori, sportivi, imprenditori, cuochi che, raccontando le loro storie, dimostrano l’importanza di narrare un altro punto di vista il fenomeno migratorio che non può essere semplicemente visto con pietismo, ma deve essere considerato come un’opportunità per la società di crescita e di sviluppo. Il film racconta inoltre, con una tecnica derivata dal reality, la vita di una donna ghanese incinta, che darà alla luce la piccola Marzia.
Il film Immagine dal vero, titolo completo Immagine dal vero degli immigrati e delle varie comunità in Sicilia è stato finanziato nell’ambito del Piano Azione Coesione Giovani no profit dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Il progetto è stato accompagnato da una ricerca di carattere scientifico, che ha permesso di svolgere indagini comparative su gruppi di giovani immigrati per misurare i sentimenti di autoefficacia e su gruppi di giovani autoctoni per misurare e analizzare le paure, gli equivoci e i pregiudizi dominanti sul tema dell’immigrazione.
L’obiettivo del regista era non soltanto quello di combattere i pregiudizi nei confronti degli immigrati, ma anche quello di stimolare i migranti a non piegarsi a un destino che alcuni credono sia inevitabile. Le riprese sono avvenute nei loro luoghi di residenza in Sicilia tra: Siracusa, Ragusa, Termini Imerese, Sciacca, Palermo e Mazara del Vallo.