Lo spettacolo arriva a Palermo e sarà in scena sabato 21 gennaio alle ore 21 e domenica 22 gennaio alle ore 20 al Piccolo Teatro Patafisico di Palermo
Al Patafisico Stupidorisiko. Una geografia di guerra «In un’ora di spettacolo i conflitti del Novecento»
Emergency, l’associazione fondata da Gino Strada, per festeggia i venti anni di attività ha prodotto uno spettacolo teatrale: Stupidorisiko. Una geografia di guerra, testo e regia di Patrizia Pasqui, interpretato da Mario Spallino, sulla geografia della guerra: poiché oggi non si studiano più solo fiumi, montagne, laghi, ma le linee di confine, oggetto di continui scontri tra popoli. Lo spettacolo arriva a Palermo e sarà in scena sabato 21 gennaio alle ore 21 e domenica 22 gennaio alle ore 20 al Piccolo Teatro Patafisico di Palermo (via Gaetano La Loggia 5).
Stupidorisiko. Una geografia di Guerra è una critica ragionata e ironica della guerra e delle sue conseguenze. Il racconto, partendo dalla Prima Guerra Mondiale e passando per la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, arriva fino alle guerre dei giorni nostri. Episodi storicamente documentati e rappresentativi della guerra si susseguono in modo cronologico e sono intervallati dalla storia di un marine, che parla toscano e che rappresenta il soldato di oggi. Lo spettacolo vuole raccontare in forma semplice e chiara – e, perché no, anche ironica – alcuni aspetti e avvenimenti della guerra e della sua tragicità, che spesso sono dimenticati o ignorati. Lo spettacolo è nato dall’idea di vedere la guerra sotto degli aspetti attraverso cui non è mai stata raccontata: quello della parte delle vittime e quello della stupidità della guerra. Il teatro diviene così strumento per valorizzare e divulgare il lavoro di Emergency e il suo impegno contro la guerra.
«Da anni con Emergency diffondiamo l’idea che per creare la pace occorrono medici, medicine e giustizia, non la guerra. – spiega Patrizia Pasqui – In Stupidorisiko si ripercorre un secolo di guerre, partendo dal primo conflitto mondiale. Avvalendoci anche della consulenza di storici qualificati abbiamo creato un’opera artistica, utilizzando situazioni reali, pur con un contributo di immaginazione. Insieme all’attore Spallino, che è anche uno studioso di storia, abbiamo sintetizzato in un’ora di spettacolo il Novecento, non per semplificare gli eventi drammatici trattati, ma seguendo la linea temporale come accade nel programma scolastico, cercando però anche di fare sorridere gli spettatori. Il titolo mette insieme il gioco del Risiko in cui si conquistano territori nel mondo, appunto per gioco, e la stupidità che da sempre purtroppo governa le vicende umane».