A terra, sugli scaffali, nelle tensostrutture e negli uffici amministrativi. Sono un migliaio i feretri in attesa di inumazione. «Mancano le fosse e, anche per le alte temperature, hanno cominciato a percolare copiosamente», dice Leonardo Cristofaro
Al cimitero dei Rotoli scoppiano alcune delle bare insepolte Direttore: «Situazione che può diventare pericolo sanitario»
Alcune delle quasi mille bare insepolte nel cimitero dei Rotoli a Palermo sono esplose a causa del caldo torrido. «A causa della mancanza di fosse dove operare le inumazioni, oltre alle elevate temperature, numerosi feretri hanno cominciato a percolare copiosamente», ha comunicato il direttore del cimitero Leonardo Cristofaro.
Un’emergenza comincia nell’autunno del 2019 che è diventata sempre più difficile da gestire. «Senza fosse di inumazione o cassoni di zinco – aggiunge il direttore – la situazione non potrà che peggiorare, fino a diventare un pericolo sanitario grave».
Le bare collocate a terra sono attualmente 242, quelle sugli scaffali 733. Le salme si trovano in più luoghi del cimitero, comprese le tensostrutture che sono state realizzate per l’occasione lungo uno dei viali del camposanto e persino in alcuni uffici amministrativi. Inoltre, il forno crematorio non funziona da oltre un anno.