L'evento Non sono nata per condividere l'odio, ma l'amore rientra nel programma di avvicinamento al 21 marzo, giornata in ricordo delle vittime delle mafie. «Felici di avere ospite il medico di Lampedusa», spiegano dall'organizzazione
Ai Benedettini con Pietro Bartolo il tema delle migrazioni «L’obiettivo è svelare le varie connessioni del fenomeno»
Non sono nata per condividere l’odio, ma l’amore. E il titolo dell’iniziativa, che si svolgerà lunedì 11 marzo nei locali della sala Giancarlo De Carlo del monastero dei Benedettini a Catania e che avrà tema centrale quello delle migrazioni. Tra gli ospiti ci sarà il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, la giornalista di MeridioNews Marta Silvestre, Salvatore Cannizzaro, docente di Geografia culturale e Salvatore Adorno, professore di Storia contemporanea. L’evento rientra nel programma 100 passi verso il 21 marzo, giornata delle memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
«Il nostro obiettivo è quello di affrontare insieme a degli esperti l’attualissimo tema delle migrazioni, da un punto di vista storico, geografico e svelando le connessioni che questo fenomeno sociale ha con la letteratura greca e latina», spiega Paolo Putrino di Link-studenti indipendenti Catania. Nell’organizzazione anche Unione degli studenti, Arci, Adi Catania e Libera.
«Partiremo da una citazione di Antigone, la tragedia di Sofocle, che dà il titolo all’incontro e siamo lieti di poter ascoltare Bartolo che ci racconterà la sua esperienza» dichiara Sara Zappulla, rappresentante degli Studenti del dipartimento di Scienze umanistiche. «Il celeberrimo medico di Lampedusa in questi anni si è distinto per il suo prodigarsi in favore degli ultimi e per la sua volontà di trasmettere un messaggio di pace e di giustizia sociale», sono le parole di Arianna Castronovo, dell’Unione degli studenti.