Il nucleo di polizia tributaria di Palermo sta effettuando sequestri e confische a società, immobili e conti riconducibili ai fratelli Carmelo e Calogero Russello. Quest'ultimo fu arrestato nel 2004, e poi condannato in via definitiva per vicende legate alla spartizione degli appalti in cambio di voti
Agrigento, sequestro da 70 milioni ai Russello Uno dei fratelli è stato già condannato per mafia
Oltre 70 milioni. È questo il valore complessivo dei beni sequestrati e confiscati agli imprenditori agrigentini Carmelo e Calogero Russello, da parte del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Palermo. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Agrigento, e riguarda dieci aziende attive nel settore edilizio, nella ristorazione, nel commercio e in quello alberghiero. In totale i sigilli sono stati apposti su 111 beni immobili, mentre sono più di cento i rapporti finanziari sequestrati. Fermo disposto anche per diverse automobili.
Tra le società confiscate, anche il Grand Hotel Mosè, già sotto amministrazione giudiziaria dal 2013. Mentre tra i sequestri ci sono anche società che hanno vinto appalti pubblici in provincia di Palermo, Agrigento e Caltanissetta. Quello di Calogero Russello non è un nome nuovo alla magistratura: nel 2004, venne arrestato nell’ambito dell’operazione Alta Mafia, in seguito alla quale fu condannato in via definitiva per associazione mafiosa per aver avuto un ruolo nella spartizione degli appalti in cambio di voti.
A parlare di Russello è stato anche il collaboratore di giustizia Angelo Siino, secondo il quale l’imprenditore – come riportato dall’agenzia di stampa Agi – sarebbe «appartenente all’organizzazione mafiosa». Discorso diverso, invece, per il fratello Carmelo, che a oggi risulta incensurato. Anche se, secondo alcuni pentiti, sarebbe stato incaricato da esponenti mafiosi della riscossione del pizzo da parte di imprenditori che nel 2012 vinsero l’appalto per i lavori di manutenzione sulla strada provinciale 6, nella zona compresa tra i paesi di Baucina, Trabia e Ventimiglia di Sicilia.