Il Theatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius è ritornato in Sicilia. Sul testo erano presenti dei timbri cancellati nel tempo e delle tracce che ne testimoniano il furto. Le indagini per il ritrovamento sono state condotte dai carabinieri
Agrigento, riconsegnato prezioso atlante alla Lucchesiana Il volume seicentesco era stato rubato prima del 1947
Riconsegnato l’atlante Theatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius, al parroco Angelo Chillura, direttore della biblioteca Lucchesiana. Il volume è stato donato nuovamente da Giuseppe De Gori, comandante del nucleo carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna. L’importante opera libraria, risalente al 1612, era stata illecitamente sottratta dalla biblioteca prima del 1947.
Il recupero del volume ha visto la collaborazione del Nucleo di tutela del patrimonio culturale di Bologna, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia Romagna e l’ufficio Esportazione della soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (SABAP) per la Città Metropolitana di Bologna. A questi si sono aggiunti gli interventi da parte delle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia.
In particolare, l’Ente regionale di tutela in ambito librario e archivistico del Ministero della Cultura, nel corso degli accertamenti sull’atlante disposti dalla SABAP di Bologna, aveva rilevato la presenza di timbri cancellati su tutte le tavole dell’opera. Per questo motivo sono scattati gli accertamenti del nucleo bolognese.
Le conseguenti e complesse indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura insieme al supporto tecnico scientifico dei Carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Parma hanno permesso di isolare la traccia di un timbro a umido ancora presente sull’opera libraria e accertare così la sua provenienza illecita.
Ulteriori esami sono stati forniti dal direttore della biblioteca lucchesiana, attraverso i quali è stato possibile acquisire i dovuti riscontri inventariali del bene, da cui è emerso che il furto alla biblioteca è avvenuto prima del 1947. I risultati investigativi hanno consentito all’Autorità giudiziaria di far scattare il sequestro del prezioso volume e impedirne la sua commercializzazione ed esportazione all’estero.