Agrigento, porticciolo invaso da una schiuma bianca Arpa: «Nessuna denuncia, potrebbe essere di tutto»

Sembra neve ma non lo è. In queste ventose giornate di marzo, quella strana sostanza bianca depositatasi sul porticciolo di San Leone ad Agrigento incuriosisce e allo stesso tempo preoccupa le persone che si trovano a passare per la frazione balneare della città dei templi. La segnalazione arriva dall’associazione ambientalista MareAmico, per voce del suo esponente Claudio Lombardo, che attraverso foto e video ha documentato una marea di schiuma bianca che, complice il vento di scirocco, è stata trasportata sulla banchina del porticciolo. 

Una strana sostanza descritta da chi l’ha filmata come portatrice di un odore nauseabondo: «Questa schiuma nasce dall’accumulo di tensioattivi nel mare dati dall’inquinamento dell’acqua – spiega Lombardo –, questo succede quando i depuratori portano acque inquinate nel fiume Akragas, il mare agitato ha fatto il resto. Chi si reca sul posto vedrà che ad impressionare non è solo la schiuma depositatasi sul porticciolo ma la puzza che emana». 

Dall’Arpa di Agrigento, competente per la salubrità delle acque, dicono di non aver ricevuto alcuna segnalazione ufficiale. «Non sono arrivati né foto né video – spiega la responsabile Patrizia Scimecca – non sappiamo cosa possa essere accaduto a San Leone. Ogni considerazione deve essere fatta in seguito alle analisi. Potrebbe essere di tutto – conclude – anche un fenomeno naturale dovuto alle alghe, ma senza analisi non possiamo sbilanciarci». 

Fenomeni simili si sono registrati in diverse parti d’Italia negli ultimi anni, soprattutto nel mare Adriatico e Tirreno. In alcuni casi gli enti competenti hanno attribuito il fenomeno proprio al proliferare di microalghe e alla loro decomposizione, dovuta a cause naturali ma accentuata dall’inquinamento prodotto dall’uomo. Nella maggior parte dei casi pur sconsigliando di venire a contatto con la schiuma, hanno escluso rischi di tossicità. 


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