Agricoltura, i fondi europei a un boss di Enna Truffa di 200mila euro condotta dalla moglie

I fondi europei per l’agricoltura arrivavano direttamente nelle tasche del presunto reggente di Cosa Nostra ad Enna. Con questa accusa oggi i carabinieri su disposizione del Gip di Caltagirone hanno emesso due provvedimenti restrittivi: un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Salvatore Seminara, 66 anni, che si trovava già nella casa circondariale di Parma per associazione mafiosa; agli arresti domiciliari è finita invece la moglie Maria Concetta Sciarpa, di 52 anni. L’accusa è di truffa aggravata. Secondo gli inquirenti è stata la donna, su direttive del marito, a portare avanti la truffa nei confronti dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che gestisce i fondi stanziati dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia e dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.

Nella disponibilità di Seminara, che è anche indicato come il fiduciario del boss La Rocca di Catagirone, e della moglie sarebbero finiti complessivamente 700mila euro. Di questi, 200mila in modo illegale. Il sistema consisteva nella costituzione di contratti d’affitto falsi, intestati a persone morte da tempo o in altri casi semplicemente ignare, e facendo apparire l’acquisto terreni, in realtà mai entrati in possesso di Seminara. Per questo è stato disposto anche il sequestro preventivo di diversi terreni tra Mirabella Imbaccari e Piazza Armerina e di conti bancari, per un valore complessivo che raggiunge i 200mila euro. Alcuni dei beni erano già congelati a causa delle precedenti condanne di Seminara.

L’Agea è un organismo pubblico di coordinamento dei pagamenti, ma può svolgere anche la funzione di pagatore diretto, come avviene per la Sicilia. In altri casi invece, secondo quanto permette la normativa, le regioni si sono dotate di servizi e organismi pagatori autonomi.


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Il Gip di Caltagirone ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Salvatore Seminara, presunto reggente di Cosa Nostra ad Enna. Agli arresti domiciliari è finita anche la moglie, che ha portato avanti il sistema illegale su direttiva del marito in carcere per associazione mafiosa. Contratti d'affitto intestati a persone decedute, terreni mai veramente acquistati: un sistema grazie al quale i due sono riusciti ad ottenere 200mila euro dai fondi comunitari gestiti dall'Agenzia per le erogazioni in agricoltura

Il Gip di Caltagirone ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Salvatore Seminara, presunto reggente di Cosa Nostra ad Enna. Agli arresti domiciliari è finita anche la moglie, che ha portato avanti il sistema illegale su direttiva del marito in carcere per associazione mafiosa. Contratti d'affitto intestati a persone decedute, terreni mai veramente acquistati: un sistema grazie al quale i due sono riusciti ad ottenere 200mila euro dai fondi comunitari gestiti dall'Agenzia per le erogazioni in agricoltura

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