Sono bastate poche ore di indagini per risalire alla persona che, intorno alle 6.15 di questa mattina, ha esploso tre colpi di fucile calibro 12 contro il dipendente comunale puntese Rosario Alì. L'uomo era rimasto ferito di striscio alla spalla sinistra e dimesso poche ore dopo dall'ospedale Cannizzaro di Catania
Agguato S.G. La Punta, preso un sospettato Individuato stamattina dopo indagini lampo
Le indagini sono durante qualche ora. È stato arrestato già nella mattinata di oggi l’uomo che, secondo gli investigatori, ha sparato a Rosario Alì, classe 1961, il giardiniere del Comune di San Giovanni La Punta che è stato ferito all’alba da un colpo di fucile calibro 12 in via Duca D’Aosta, all’incrocio con via Pisa, nel piccolo centro dell’hinterland etneo. Dei tre spari che sono stati esplosi, due hanno distrutto il parabrezza dell’Alfa Romeo 147 grigia all’interno della quale l’uomo era appena entrato, a breve distanza dalla sua abitazione. Solo un proiettile ha raggiunto l’operaio alla spalla sinistra, ferendolo di striscio. Secondo le voci che si rincorrono tra i residenti, il sicario si sarebbe allontanato a piedi dopo avere fatto fuoco. L’uomo si poi costituito alla caserma dei carabinieri di Viagrande, consegnando il fucile semiautomatico marca Pietro Beretta, regolarmente detenuto. F.A., 57enne di Viagrande, è stato trasferito al carcere di piazza Lanza con l’accusa di tentato omicidio.
Alì è incensurato, motivo per il quale si era seguita, sin dal primo momento, la pista dell’agguato di matrice personale. Versione che era stata avallata dal sindaco puntese Antonino Bellia. «I motivi potrebbero essere sicuramente riconducibili alla sfera personale del dipendente», aveva detto il primo cittadino in mattinata. I rilievi dei carabinieri della zona, coordinati dal comando di Gravina di Catania, sembrerebbe che abbiano confermato la validità di questa ipotesi. L’uomo, dopo le medicazioni al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro, è stato dimesso ed è tornato a casa.
Il fatto è avvenuto intorno alle 6.15 di questa mattina. Nelle prime ore della giornata si era diffusa la notizia che il dipendente comunale fosse morto a seguito degli spari. Versione immediatamente smentita dagli investigatori. Nell’abitacolo dell’autovettura e sull’asfalto, inoltre, non erano state rinvenute tracce di sangue. Un tratto di via Duca D’Aosta è rimasto chiuso al transito per diverse ore. Finché un carro attrezzi non ha rimosso l’automobile, dopo i rilievi della polizia scientifica, e il traffico è tornato alla normalità.