L'unica cosa certa è che non partiranno le lettere di licenziamento per gli 800 lavoratori dello stabilimento di termini imerese chiuso da fiat nel 2011. Nel corso di un incontro, ieri, tra l'azienda, le istituzioni e le parti sociali al ministero dello sviluppo, si sarebbe trovato un accordo per un altro anno di cassa integrazione in deroga.
Affari in corso: Radiomarelli in pole position a Termini come a Gela
L’unica cosa certa è che non partiranno le lettere di licenziamento per gli 800 lavoratori dello stabilimento di Termini Imerese chiuso da Fiat nel 2011. Nel corso di un incontro, ieri, tra l’azienda, le istituzioni e le parti sociali al ministero dello Sviluppo, si sarebbe trovato un accordo per un altro anno di cassa integrazione in deroga.
Per il resto siamo punto e a capo. Tutti entusiasti dai progetti che potrebbero rilanciare il sito industriale, tanti nomi, ma, in sostanza, ancora il nulla, come fanno notare i sindacati: . «Non c’è nessun impegno concreto», afferma il leader della Fiom, Maurizio Landini. Si dice «un pò scettico» anche il segretario nazionale Uilm Eros Panicali, «alcune iniziative erano già presenti a dicembre 2010. Perchè non sono partite?». E ancora: «Sembra che le istituzioni abbiano trovato soluzioni a tutti i mali di Termini Imerese, speriamo che si concretizzino», conclude il segretario della Fim Cisl Ferdinando Uliano.
E quali sarebbero queste proposte? Oltre ai piani noti da due anni di Biogen e Newcoop, ci sarebbero quelli di Landi per la trasformazione dei bus in ibridi e del Gruppo Mossi&Ghisolfi per la produzione di biocarburanti di seconda generazione. il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, però, ha fatto riferimento anche ad una manifestazione d’interesse «concretissima» da parte della società svizzera Radiomarelli che riguarda tecnologie innovative per l’energia.
La società è la stessa che è pronta a sostenere un investimento milionario a Gela, per la realizzazione della più grande serra agro-fotovoltaica d’Europa. Progetto su cui pesano non pochi interrogativi, come vi abbiamo raccontato negli articoli in allegato.
In ogni caso, al momento la Radiomarelli, sembra il gruppo con cui il Governo regionale riesce a parlare meglio di affari se è vero che la ritroviamo in due delle più grosse operazioni attualmente in corso in Sicilia.
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