Aeroporto di Palermo: lavoratori e sindacati contro i vertici della Gesap. Scioperi in vista? Sullo sfondo, la privatizzazione della società

 

IN GH C’E’ LA CASSA INTEGRAZIONE, MA SI ESTERNALIZZANO I SERVIZI. MA A ROMA LO SANNO?

Si inasprisce lo scontro tra i lavoratori dell’aeroporto di Palermo ‘Falcone-Borsellino’ (già Punta Raisi) e la Gesap, la società che gestisce i servizi a terra. A protestare, in realtà, sono i dipendenti di Gh, società controllata dalla Gesap.

Pomo della discordia: l’esternalizzazione del servizio PRM alla Seus SCpA. Una decisione che sarebbe stata assunta dai vertici della Gesap contro il parere delle organizzazioni sindacali. Da qui la protesta dei lavoratori sostenuti dai sindacati: Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Uglta, Legea Cisal.

Insomma, i vertici della Gesap sono riusciti in un’impresa ‘storica’: riunire quasi tutte le sigle sindacali.

Lavoratori e sindacati contestano le scelte della società – cioè della Gesap che controlla Gh – definendo incomprensibile il ricorso all’esternalizzzione dei servizi. Scelta strana, in effetti. Perché Gh, in questo momento, usufruisce della Cassa integrazione. Ovvero di denaro pubblico in sostegno dei lavoratori di Gh. Questa società ha posto i lavoratori in Cassa integrazione o perché ha i conti in rosso’, o perché non ha commesse.

Ma come: è in crisi, ricorre alla Cassa integrazione e poi esternalizza i servizi? E il Governo nazionale che paga la Cassa integrazione non ha nulla da dire? Forse è il caso che la magistratura ci metta il naso…

Durissimo il giudizio dei sindacati, che definiscono questa strana esternalizzazione dei servizi “un volgarissimo atto di compiacenza politica e nulla di più da part del Cda di Gesap, che sembrerebbe in tal modo preoccuparsi più degli esuberi di Seus che degli eventuali della propria società partecipata gh Palermo”.

Da qui lo stato di agitazione dei dipendenti. Intanto i lavoratori hanno bloccato lo straordinario. E, se Gesap non tornerà indietro, annunciano che ricorreranno “a tutte le forme di lotta legalmente riconosciute”, per fare rimangiare al Consiglio di amministrazione della società la scelta di esternalizzare i servizi.

A questo punto una domanda è d’obbligo: perché sta succedendo tutto questo? Forse la risposta sta nella privatizzazione della Gesap, attualmente in corso.

Ricordiamo che la Gesap è una società per azioni a prevalente capitale pubblico. Il maggiore azionista è la Provincia di Palermo con il 41 per cento circa delle azioni; segue il Comune con il 31 per cento circa; poi la Camera dio Commercio di Palermo con il 22 per cento circa; il Comune di Cinici con il 3,4 per cento; e poi tanti piccoli azionisti privati.

Davanti a queste strane scelte aziendali ci si chiede: questa manfrina serve, forse, per sbarazzarsi di una parte del personale e per deprezzare la società, onde consentire ai privati di acquisirla a poco prezzo?

Perché pensiamo questo? Perché questa società di potenzialità ne ha tante. Ma è stata gestita malissimo. Tant’è vero che è in perdita non perché ci sono tanti lavoratori, ma perché ci sono tanti sprechi: indennità elevate per i ‘capi’, tante consulenze e sperperi vari.


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