Addio alle partecipate per evitare il crac Vendesi Multiservizi, Maas e 49% di Sidra

Per il bilancio comunale si avvicina la resa dei conti. Stasera alle 19 il consiglio comunale è infatti chiamato a votare sul rendiconto 2011, e se non si dovesse raggiungere il numero legale, come già accaduto ieri sera, dovrà comunque rioccuparsene in tempi brevi. Secondo il parere 205/2012 della Corte dei conti della Sicilia infatti, entro il 20 novembre la questione deve essere chiusa. E subito dopo dovrà essere approntato il bilancio di previsione per l’anno 2012, da far votare in fretta e furia al consiglio. Lo spauracchio, una costante nell’intera amministrazione fin dall’insediamento del sindaco Raffaele Stancanelli, si chiama dissesto finanziario. E il vicesindaco Roberto Bonaccorsi, assessore al bilancio e alle partecipate, è l’autore di una proposta di deliberazione che comprende pesanti tagli alle partecipazioni del Comune nelle società ex municipalizzate. Le cosiddette società partecipate, appunto. Una manovra annunciata già a fine settembre come «necessaria», che comprende la cessione del 49 per cento della Sidra, la società che gestisce il servizio di fornitura idrica in gran parte del territorio di Catania. Una soluzione che non sta bene al Forum acqua bene comune che, forte del risultato del referendum sula privatizzazione, ha già protestato in piazza contro il provvedimento comunale. Ieri sera, alla prima seduta utile per il voto della delibera disertata dai consiglieri – erano presenti in 15 su 45, solo in quattro della maggioranza -, i membri del Forum erano presenti in massa. E anche stasera – come hanno annunciato a conclusione della seduta dopo aver contestato in un incontro informale all’assessore Bonaccorsi «l’assenza di un piano economico per l’operazione Sidra, e la mancanza di una reale stima dei valori delle società da dismettere» – si ritroveranno al Palazzo degli Elefanti per seguire l’evolversi della situazione. Che, Sidra a parte, è tutt’altro che semplice.

Le società partecipate del Comune di Catania, con le attuali quote

I magistrati dell’organo di controllo sugli enti locali, con il parere 205 dello scorso luglio,  rilevavano infatti nel bilancio di rendiconto del 2010 «scelte di dubbia convenienza economica, come la rimodulazione dei mutui presso la cassa depositi e prestiti» con un aggravio della situazione debitoria del Comune di circa 200 milioni di euro e, fra i molti rilievi, stigmatizzando lo scontro «fra l’amministrazione comunale e i revisori contabili dell’ente, che ha causato conseguenti ritardi». Una situazione che, come è noto, ha portato a una prima bocciatura del bilancio consuntivo 2011 da parte dei revisori dei conti comunali in un parere del 8 agosto e, di recente, dopo l’ennesima bocciatura del collegio dei revisori, a una indagine conoscitiva sull’accaduto da parte della Procura della Repubblica di Catania. Tra le liti, restano i residui attivi e passivi riportati di anno in anno nei vari bilanci senza variazioni, di cui in gran parte sono responsabili le società partecipate dal Comune. E stasera – ammesso che in un consiglio in pieno clima elettorale, con lo stesso presidente Marco Consoli e il vicepresidente Puccio La Rosa candidati come deputati regionali e Nello Musumeci addirittura come presidente della Regione – si raggiunga il numero legale, l’amministrazione ha pronto un piano di dismissione delle società partecipate che somiglia più a un taglio radicale. Previsto, dicono dall’amministrazione, da un altro precedente parere della Corte dei conti sicilia, il numero 49 del maggio 2009.

Oltre al 49 per cento della Sidra, è prevista la dismissione per la stessa percentuale della Asec, la società comunale che fornisce il gas di città. Per la Multiservizi è invece programmata la cessione del 100 per cento delle quote societarie. La società si occupa della manutenzione delle strutture comunali, e la sua dismissione avverrà con gara ad evidenza pubblica, «procedendo alla contestuale assegnazione del servizio per cinque anni non rinnovabili a decorrere dal 1 gennaio 2014», si specifica nella proposta di delibera. E fino alla cessione, assicura l’amministrazione, si proseguirà «con gli stessi patti e condizioni». Già in liquidazione risultano invece l’Ato 4 Catania ambiente, l’Amt Azienda municipale trasporti già sostituita dalla Azienda metropolitana trasporti spa di cui il Comune vuole cedere il 40 per cento, il Consorzio per l’area sviluppo industriale, la Sviluppo e patrimonio ex Catania risorse, Investicatania e la società Golftur. Stessa sorte dell’Amt toccherà nel futuro anche alla Sostare srl, che verrà ceduta al 40 per cento a un socio privato.

Le società che verranno dismesse del tutto sono invece Asec Trade, che si occupa della vendita del gas per conto della Asec spa di cui è una controllata, il Consorzio Sicilia al passo che avrebbe dovuto promuovere una lotteria mai partita legata al podismo, del Consorzio comunale espropri territorialali (Coceter), i Mercati agroalimentari Sicilia (Maas), una struttura che si trova in località Bicocca e che ha sostituito il vecchio mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena – grande struttura rimasta inutilizzata e che a breve sarà sede estemporanea dell’annuale Fiera dei morti – , e la Società degli interporti siciliani (Sis). Il progetto dell’interporto, del resto, è rimasto in altro mare.

Poche, pochissime, le società per le quali la situazione invece non cambierà, in quanto considerate «necessarie al proseguimento delle attività istituzionali». Si tratta dell’Acoset, altra società di fornitura servizi idrici di cui il Comune di Catania manteniene una piccola quota del 4,14 per cento, del Consorzio Ato Catania acque, del Consorzio autostrade siciliane, e dei Sistemi idrici etnei (Sie).

Adesso sul megapiano di dismissione non resta che la pronuncia del Consiglio comunale. Con la quasi matematica certezza che, riferiscono fonti ben informate, «prima delle elezioni di giorno 28 in consiglio non si voterà nulla di così importante». Come a dire che, ancora una volta, mancherà il numero legale.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Sono una ventina di società le partecipate dal Comune di Catania - in quote che solitamente coprono l'intero pacchetto azionario - di cui l'amministrazione vuole disfarsi per fare quadrare i conti del bilancio (da approvare entro il 20 novembre, dice la Corte dei conti della Sicilia). Alle 19, in prosecuzione di una seduta già andata deserta ieri sera, se ne discuterà in consiglio comunale. Anche questa volta col forte rischio di assenteismo, data la delicatezza dell'atto a pochi giorni dalle elezioni regionali. A non mancare saranno invece i rappresentanti del Forum dell'Acqua Bene Comune, contrari alla dismissione

Sono una ventina di società le partecipate dal Comune di Catania - in quote che solitamente coprono l'intero pacchetto azionario - di cui l'amministrazione vuole disfarsi per fare quadrare i conti del bilancio (da approvare entro il 20 novembre, dice la Corte dei conti della Sicilia). Alle 19, in prosecuzione di una seduta già andata deserta ieri sera, se ne discuterà in consiglio comunale. Anche questa volta col forte rischio di assenteismo, data la delicatezza dell'atto a pochi giorni dalle elezioni regionali. A non mancare saranno invece i rappresentanti del Forum dell'Acqua Bene Comune, contrari alla dismissione

Sono una ventina di società le partecipate dal Comune di Catania - in quote che solitamente coprono l'intero pacchetto azionario - di cui l'amministrazione vuole disfarsi per fare quadrare i conti del bilancio (da approvare entro il 20 novembre, dice la Corte dei conti della Sicilia). Alle 19, in prosecuzione di una seduta già andata deserta ieri sera, se ne discuterà in consiglio comunale. Anche questa volta col forte rischio di assenteismo, data la delicatezza dell'atto a pochi giorni dalle elezioni regionali. A non mancare saranno invece i rappresentanti del Forum dell'Acqua Bene Comune, contrari alla dismissione

Sono una ventina di società le partecipate dal Comune di Catania - in quote che solitamente coprono l'intero pacchetto azionario - di cui l'amministrazione vuole disfarsi per fare quadrare i conti del bilancio (da approvare entro il 20 novembre, dice la Corte dei conti della Sicilia). Alle 19, in prosecuzione di una seduta già andata deserta ieri sera, se ne discuterà in consiglio comunale. Anche questa volta col forte rischio di assenteismo, data la delicatezza dell'atto a pochi giorni dalle elezioni regionali. A non mancare saranno invece i rappresentanti del Forum dell'Acqua Bene Comune, contrari alla dismissione

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]