Acireale, uno slargo sarà intitolato al 25 aprile Poche settimane fa la polemica sul carnevale

Dopo Francesco Vecchio, arrivano Peppino Impastato, Rino Nicolosi e pure il 25 aprile. La toponomastica di Acireale nei prossimi mesi registrerà nuovi illustri ingressi che, in un modo o nell’altro, faranno parlare di sé. Soddisfacendo le attese di alcuni e alimentando le perplessità di altri. Ad annunciare le nuove intitolazioni è stato il Comune, che ha comunicato le decisioni prese martedì sera dall’apposita commissione.

E così, in un periodo in cui la concretezza dei fatti si è imposta all’attenzione generale con le due inchieste su mafia assenteismo nella pubblica amministrazione, l’amministrazione guidata da Roberto Barbagallo decide di riaffermare il valore delle parole. Nello specifico, quelle incise sulle targhe di strade e piazze. A nascere saranno il Largo 25 aprile, nell’area antistante piazza Duomo, la piazza Peppino Impastato, nel piazzale sopra il campo comunale, e infine via Rino Nicolosi, nella zona Tupparello.

Simboli e memoria che tuttavia, per via dei recenti accadimenti nella cronaca acese, destano alcune riflessioni. A partire dalla scelta di destinare un’area al ricordo della liberazione del nazifascismo. Soltanto poche settimane fa, infatti, l’amministrazione è finita al centro delle polemiche – con tanto di levate di scudi da parte dell’Anpi e di interrogazioni parlamentari – per la decisione di organizzare per il 25 aprile il carnevale dei fiori. «Vogliamo rendere solenne la ricorrenza e nello stesso tempo costituire un segno concreto di gratitudine civile verso chi sacrificò la propria vita, che resti nella memoria civica di Acireale – dichiara l’assessore all’Urbanistica, Francesco Fichera -. La città di Acireale intende così nobilitare la giornata del 25 aprile, pur nel clima generale di festa popolare, e dare riconoscimento morale e civile della comunità, che da troppo tempo è rimasto disatteso».

Passando alle altre scelte, nel caso di Peppino Impastato, l’auspicio è che l’intitolazione possa avere un effetto esorcizzante: lo spiazzo che verrà dedicato alla memoria del giornalista ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, infatti, è lo stesso che, secondo i racconti del pentito Giuseppe Laudani, a metà anni Duemila sarebbe stato percorso più volte dagli esponenti dell’omonimo clan che negli uffici comunali acesi avrebbero avuto diversi contatti

Per quanto riguarda, invece, la decisione di intitolare una strada all’ex presidente della Regione Rino Nicolosi, l’annuncio è stato accolto con soddisfazione da quanti negli anni scorsi hanno chiesto un omaggio a uno dei politici che maggiormente hanno legato il proprio nome alla città di Acireale. Per molti, infatti, Nicolosi è stato uno degli ultimi politici che svolgeva il proprio compito non dimenticandosi del popolo. Anche in questo caso, però, c’è stato chi ha fatto notare come la carriera politica del democristiano sia stata segnata anche da pesanti ombre, come il coinvolgimento nella cosiddetta tangentopoli siciliana. A riprova di come, anche in un momento in cui i fatti si impongono all’opinione pubblica, le parole continuino ad avere un peso.


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