Acireale, un nuovo caso di assenteismo al Comune «Uscito a prendere un caffè», lo denuncia il collega

«Il dipendente, a domanda dichiarava di essere uscito per consumare un caffè». Questa, secondo quanto ricostruito nella determina dell’ufficio Affari istituzionali del Comune di Acireale, è la dinamica di quanto accaduto giorno 29 dicembre nei locali dell’ufficio notifiche dell’amministrazione acese. L’atto sancisce la sospensione senza stipendio di un messo comunale per assenteismo, un episodio analogo a quanto accaduto lo scorso anno ad altri quindici dipendenti, finiti nell’inchiesta della magistratura denominata non a caso Ghostbuster. «Da quei quindici casi non ci sono stati altri episodi di assenteismo. Credo che segnalare i casi di assenza dal posto di lavoro sia giusto, per rispetto non solo degli utenti ma anche degli altri lavoratori», commenta l’episodio il sindaco Roberto Barbagallo. A differenza dei casi dell’anno scorso, dove a far partire le indagini furono le lamentele di diversi utenti, questa volta è tutto partito dalla segnalazione di un collega. 

L’allontanamento da posto di lavoro è stato verificato alle ore 13.25 in punto, secondo il dettagliato verbale redatto sull’episodio. Un dipendente del centro direzionale comunale di via Degli Ulivi telefona al dirigente del settore Affari istituzionali del Comune, Giovanni Spinella, il quale tramite il sistema online dell’ente verifica che il dipendente era stato fuori per servizio dalle 9.04 alle 10.53. Dopo una ulteriore verifica dell’effettiva assenza, il dirigente ha chiamato a intervenire la Polizia municipale. Intervenuti alle 13.45, i vigili hanno visto rientrare il messo comunale giusto in tempo per timbrare il cartellino alle 14.35, più di un’ora dopo il denunciato allontanamento.

«Non conosco i dettagli del caso – prosegue il sindaco -, ma il dipendente avrà l’opportunità di potersi giustificare. Del resto abbiamo nominato una commissione lo scorso anno per casi di questo genere e se ne occuperanno loro». Il dipendente avrà ora tempo fino al 17 gennaio per presentare le sue motivazioni all’ufficio provvedimenti disciplinari del Comune. Se le sue motivazioni non dovessero bastare «su di lui oltre la sospensione verranno effettuati altri atti consequenziali. Purtroppo – conclude il sindaco Barbagallo -, spesso ci si dimentica che ormai non c’è più differenza tra azienda pubblica e privata, ogni dipendente deve dare il proprio contributo per tutto l’orario di lavoro, che bisogna rispettare».

Leandro Perrotta

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