Acireale, richiesta per un centro con 60 minori stranieri Associazioni: «Troppo grande, contro l’integrazione»

Realizzare un centro di prima accoglienza per minori stranieri non sarà la soluzione alla problematica dell’immigrazione, anzi potrebbe portare a effetti deleteri per gli equilibri socioculturali della città di Acireale. È quanto dichiara un gruppo di associazioni impegnate a vario titolo nel sociale, davanti all’ipotesi della nascita di un grosso centro destinato a ospitare circa sessanta minori non accompagnati. La notizia, pubblicata stamani sul quotidiano La Sicilia, vedrebbe come protagonista un consorzio con sede legale a Catania che si sarebbe rivolto alla Regione per avere il via libera alla creazione della struttura.

Un’ipotesi che il gruppo di associazioni del terzo settore – comprendente Libera presidio delle Aci, Arci Babilonia, Rifiuti Zero, Consorzio Il Nodo, la Putìa del Bene Comune, Comunità Senza frontiere e Il Mappamondo dell’IPAB Oasi Cristo Re, Cooperativa Sociale Identità e Associazione Culturale Vie Traverse – auspica venga rigettata dall’amministrazione comunale: «Siamo contrari a questo progetto – dichiara il portavoce Mauro Maugeri, presidente del circolo Arci Babilonia – per un motivo ben preciso: creare centri di grosse dimensioni, capace di accogliere circa 60 ragazzi, va contro l’obiettivo dell’integrazione». Da parte delle associazioni, infatti, non vi è la volontà di sottovalutare il fenomeno migratorio, destinato a interessare sempre più il nostro territorio, quanto l’interesse a valutare soluzioni alternative: «Lavoriamo con i migranti quotidianamente – continua Maugeri – e proprio per questo possiamo dire che gestire un unico blocco di persone, di nazionalità straniera, potrebbe solo favorire la ghettizzazione, ovvero ciò che bisogna evitare a tutti i costi». 

A beneficiare della creazione di un centro di grosse dimensioni potrebbero essere solo i gestori: «Al di là dei margini a livello economico che possono derivare da un progetto del genere – sottolinea il portavoce del gruppo – va detto che avere sessanta ragazzi nello stesso immobile fa sì che possano essere gestiti con regole univoche, come un’unica mensa comune o un sistema centralizzato di riscaldamento; fattori questi che se facilitano l’attività del gestore limitano la libertà dei migranti, riducendone l’autonomia e la possibilità di entrare in contatto con il tessuto sociale locale».

La presenza di migranti ad Acireale non è una novità. Ma fino a oggi essa è stata gestita tramite piccoli centri – sia nel caso di cooperative nate per l’accoglienza di minori non accompagnati che nel caso degli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr) – adibiti a ospitare un numero ristretto di stranieri: «Il gruppo sostiene l’idea che il lavoro sui piccoli gruppi di migranti è più complesso da coordinare, ma più efficace per il loro inserimento nel tessuto sociale della comunità», si legge in una nota diffusa stamani, nella quale le associazioni si rivolgono all’amministrazione comunale affinché prenda una posizione netta sulla questione. «Chiediamo che il Comune definisca in questo senso l’intero sistema legato al settore dell’immigrazione, soprattutto in un momento storico in cui non si può più parlare di emergenza, ma di ricomposizione della struttura etnico-culturale della società – conclude Maugeri -. Una possibilità sarebbe quella di migliorare la sinergia tra uffici comunali e associazioni presenti sul territorio, lavorando insieme potremmo migliorare le cose nell’interesse dei migranti e degli acesi».

La possibilità di un centro di grandi dimensioni sarebbe poco gradita all’amministrazione. Tuttavia, al momento, dal sindaco Roberto Barbagallo non arrivano comunicazioni ufficiali: «Fino a oggi non è arrivato alcun documento o richiesta di autorizzazioni al Comune – fanno sapere dall’ufficio stampa -. Dai giornali abbiamo appreso che vi sarebbe un iter avviato alla Regione che l’amministrazione seguirà con attenzione in tutti i passaggi».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]