La giovane, che è indagata per omicidio stradale, ha scritto un post su Facebook: «Sono una brava persona, ho un cuore. Sarà una situazione che mi porterò dentro per sempre». Intanto è attesa per la prossima settimana la chiusura dell'istruttoria dei vigili urbani
Acireale, parla la ragazza che ha travolto il 65enne «Non sono scappata, ho chiamato subito mio padre»
«Non sono scappata, non sarei riuscita a farlo. Sono una brava persona, ho un cuore». La 24enne che lunedì sera ha travolto un uomo in via Gozzano, ad Acireale, decide di rompere il silenzio, esordendo con queste parole in un post pubblicato sul suo profilo Facebook. A perdere la vita nell’incidente è stato l’acese di 65 anni Abramo Sciacca, pasticcere in pensione, che in quel momento si trovava ad attraversare la strada. Tuttavia, secondo le testimonianze, la ragazza si sarebbe costituita dopo un po’, senza prestare soccorso all’uomo. «Non capita a tutti di avere un incidente con un morto – scrive la ragazza – Nonostante tutto ho avuto la lucidità di prendere subito il telefono e accostarmi dopo cento metri (forse anche meno) e chiamare mio padre, che ha avvisato subito i carabinieri. Ho le prove delle telefonate, che sono già andate a chi di dovere». Intanto sui fatti proseguono le indagini, condotte in primo luogo dalla polizia municipale e coordinate dalla procura di Catania.
Raggiunto al telefono da MeridioNews, il comandante della polizia municipale acese Antonino Molino prova a fare chiarezza. «Purtroppo, per l’ordinamento e per le disposizioni regolate dall’articolo 189 del codice della strada non cambia nulla – afferma Molino – In questo momento sono tre le ipotesi di reato: fuga, omissione di soccorso e omicidio stradale. Non ho letto le parole della ragazza, ma allontanarsi dall’incidente e non prestare soccorso costituiscono dei reati, non importa quanti metri si percorrono o cosa succede dopo. La prossima settimana si concluderà l’attività istruttoria».
Una morte che non si è potuta evitare, nonostante il tentato soccorso di Antonino Sciuto, il vigile urbano che, appena finito il proprio turno, si è trovato sul posto e ha provato, invano, a rianimare la vittima. L’incidente di lunedì ha portato via un padre e una persona stimata in città, ma dall’altra parte ha lasciato anche forti ripercussioni sulla ragazza, che sui social è stata oggetto di critiche. «Sarà una situazione che mi porterò per sempre, sono distrutta della ferita che ho causato all’uomo e alla famiglia – spiega – Io non ero in giro, stavo andando a fare la spesa. Abbiate la delicatezza di non sparare a zero».
In seguito all’incidente era circolata la voce circa la sparizione del portafogli della vittima. Un fatto smentito dal comandente dei vigili urbani. «Ho sentito e letto cose non vere – conclude Molino – Al momento dell’incidente la vittima era senza portafoglio, siamo risaliti al nome tramite riconoscimenti e l’ufficio Anagrafe. Almeno per il momento, non è arrivata nessuna denuncia di furto da parte dei parenti».