Nel pomeriggio di ieri, un incendio si è propagato in una delle aiuole dell'ospedale acese. L'intervento tempestivo delle persone che si trovavano al Pronto Soccorso ha fatto sì che le fiamme venissero domate ancor prima dell'arrivo dei Vigili del fuoco. Tuttavia, la situazione rimane ad alto rischio
Acireale, incendio all’esterno dell’ospedale Spento da infermieri e semplici cittadini
Ciò che fino a pochi giorni fa era soltanto temuto, alla fine è successo. Ieri pomeriggio, poco dopo l’ora di pranzo, un incendio è scoppiato nella zona antistante l’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale. Il rogo è stato spento ancor prima dell’arrivo dei pompieri, grazie all’intervento di alcune persone che si trovavano sul posto. Tuttavia, il vento ha fatto sì che le fiamme si estendessero per una ventina di metri andando a lambire alcune auto parcheggiate: «Ero al pronto soccorso – scrive una donna su Facebook -. Quando ho visto il fumo ho subito avvertito il vigilante e gli infermieri e insieme abbiamo attivato l’idrante che fortunatamente era lì vicino e poi chiamato i pompieri. Tre macchine sono state tolte appena in tempo».
Ma quanto accaduto non è certo una sorpresa: nei giorni scorsi, infatti, un articolo di Ctzen presentava le condizioni di totale abbandono in cui versano le aiuole dell’ospedale acese, con rovi ed erba secca alta più di un metro e mezzo. Il rischio per l’incolumità di pazienti e personale sanitario è ancora maggiore se si considera che nell’area sono quotidianamente parcheggiate numerose auto e che nelle immediate vicinanze insistono i locali dove sono custodite le bombole di ossigeno. Interpellati sulla situazione, i vertici del Santa Marta e Santa Venera hanno dichiarato di essere a conoscenza di un bando indetto dall‘Asp 3 di Catania con cui si sarebbe in procinto di affidare i lavori di scerbatura presso gli ospedali. Tuttavia, andando sul sito dell’ente e telefonando all’Ufficio relazioni con il pubblico, non si trova traccia della presunta gara d’appalto.