Acireale, il bando per i rifiuti va deserto La spazzatura rischia di rimanere per strada

Il timore della vigilia non era immotivato. Ad Acireale è andata deserta la gara da cui doveva venire fuori il nome della ditta che sarebbe dovuta succedere alla Dusty S.r.l nella raccolta e gestione dei rifiuti. Nessuna società, infatti, ha accettato di ereditare alle stesse condizioni con cui ha operato la Dusty e per un periodo di otto mesi – il bando è stato necessario come fase transitoria in vista del nuovo capitolato d’appalto – una delle grane cittadine più insidiose.

La città, infatti, da mesi è sempre più sporca e i residenti lamentano disservizi di ogni genere: dalla mancata raccolta alla precarietà del servizio di spazzamento. Adesso, però, la situazione potrebbe anche peggiorare. Tra quattro giorni, infatti, scadrà il mandato della Dusty e questo significa che, allo stato attuale, dal 1 ottobre nessuno potrebbe raccogliere i rifiuti. L’eventualità, tuttavia, non è presa in considerazione dall’amministrazione comunale che, per bocca dell’assessore all’Ambiente Francesco Fichera, fa sapere: «La gara è andata deserta e al momento quindi ci troviamo nelle condizioni di fare ulteriori sforzi per rintracciare una ditta che accetti di lavorare con il capitolato della Dusty. In ogni caso – continua – siamo convinti di poter riuscire a venire a capo alla situazione». In realtà, all’apertura delle buste un’offerta è arrivata: «Una busta c’era – commenta Fichera – ma si trattava di una proposta che non era coerente con la nostra richiesta e disponibilità specialmente in fatto di mezzi».

Il nulla di fatto potrebbe clamorosamente riportare in ballo la Dusty, che tuttavia nelle settimane scorse ha dichiarato chiaramente di non essere per nulla intenzionata a proseguire in regime di proroga alle condizioni attuali: «L’ipotesi – dichiara l’assessore – di un proseguimento con la Dusty fino al prossimo capitolato potrebbe essere valutata, ma dalla società abbiamo ricevuto una indisponibilità che con molta probabilità esclude questa soluzione».

Da escludere, in ogni caso, un ammorbidimento delle posizioni dell’amministrazione sulle penalità che nel corso del tempo sono state comminate alla Dusty per i disservizi causati: «Non è una via percorribile – taglia corto Fichera – né da un punto di vista morale né legale. Si tratterebbe di una pratica illecita. Escludo a priori che si possa trattare un ritorno in campo della Dusty a condizioni di annullare parti delle penali».

Simone Olivelli

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