Trovato l'accordo tra amministrazione Barbagallo e i genitori sulla gestione del servizio. La retta mensile non aumenterà grazie a una considerazione complessiva dei servizi a domanda individuale - tra cui il teatro e le mense - così come previsto dalla legge. Confermato, inoltre, l'arrivo dei fondi Pac. per la ristrutturazione dei due asili comunali e scongiurato il trasferimento delle maestre negli uffici
Acireale, fumata bianca sugli asili comunali L’assessore: «Le rette rimarranno invariate»
Dopo settimane di trattative, proposte, repliche e pure qualche polemica, alla fine la fumata bianca sugli asili è arrivata. L’amministrazione comunale di Acireale, guidata dal sindaco Roberto Barbagallo, ha annunciato che le rette rimarranno invariate. A dare la notizia è stata l’assessora all’Istruzione Adele D’Anna, nel corso di un incontro con i genitori negli uffici di via degli Ulivi. Il mantenimento della quota mensile, che fino a pochi giorni fa sembrava una chimera, è stato assicurato grazie a una ricognizione dei servizi a domanda individuale che ad Acireale comprendono, oltre appunto agli asili, il teatro Maugeri e le mense scolastiche: «La quota di compartecipazione da parte degli utenti fissata al 36 per cento riguarda la media dei servizi offerti – ha dichiarato l’assessora – Mantenere la retta mensile degli asili ai livelli dell’anno passato è stato possibile grazie al fatto che, per quanto riguarda gli altri servizi a domanda individuale, la compartecipazione è in percentuale superiore al 36 per cento. Ciò – ha continuato il responsabile dell’istruzione – ci ha permesso di non alzare i costi dell’asilo».
Aumenti che, come detto, erano dati quasi per certi in conseguenza della rimodulazione del servizio, che prevede l’accorpamento delle due strutture esistenti – San Martino e Sacro Cuore – in un unico asilo: «La scelta è stata di natura logistica – ha ribadito l’assessora -. Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto conferma dalla Prefettura dell’assegnazione dei fondi Pac (Fondi strutturali e piano d’azione e coesione, ndr) che verranno utilizzati per la ristrutturazione dei due asili che avverrà in maniera più efficiente lasciando vuota la struttura su cui si lavorerà». Proseguirà, inoltre, la sperimentazione dell’orario prolungato: «È una novità che abbiamo voluto introdurre e che può venire incontro alle esigenze di diverse famiglie – ha commentato D’Anna -. I genitori che vorranno avvalersi di questo servizio dovranno corrispondere soltanto un euro al giorno in più».
L’annuncio di oggi metterà dunque con molta probabilità la parola fine su una vicenda che nelle ultime settimane aveva dato il via a un batti e ribatti tra maggioranza e opposizione, ma che rischiava di danneggiare soprattutto i bambini: «Oltre all’accorpamento di cui avremmo voluto fare comunque a meno, l’unico cambiamento – dichiara una mamma – riguarderà lo spostamento di cinque assistenti delle maestre, mentre abbiamo scongiurato la possibilità che alcune delle insegnanti venissero trasferite ad altri uffici».
Intanto, la ricognizione fatta dagli uffici sui servizi a domanda individuale trova il plauso anche della Putia del Bene Comune, che in mattinata con un comunicato aveva sottolineato la questione richiamando quanto contenuto nel Tuel (Testo unico degli enti locali): «Prendiamo atto del fatto – ha dichiarato la portavoce Maria Continella – che l’amministrazione ha accolto le nostre sollecitazioni. A fronte del pericolo di un aumento delle rette e di un’interpretazione errata della soglia di compartecipazione, già la scorsa settimana avevo incontrato il dirigente del settore per far presente come la norma potesse essere rispettata senza ritoccare le rette, ma considerando nel complesso i servizi a domanda individuale».