La fondazione Carnevale e l'amministrazione guidata da Roberto Barbagallo stanno valutando la possibilità di anticipare la tre giorni dedicata alle macchine infiorate. Evitando la coincidenza con la festa della liberazione. Anche per il timore di tornare ad attirare l'attenzione dei media nazionali, dopo il caso Gettonopoli
Acireale, dietrofront su carnevale il 25 aprile Dopo le polemiche, Comune verso modifica
Anche se manca ancora l’ufficialità, il 25 aprile ad Acireale non sarà carnevale. Quella della sovrapposizione tra la festa della liberazione dal nazifascismo e la manifestazione carnascialesca, fino alle scorse ore, era più di un’ipotesi. Nel sito ufficiale del carnevale, ancora adesso, la data è inserita nella tre giorni che il Comune ha pensato di dedicare alle macchine in fiore, nel tentativo di destagionalizzare l’offerta turistica. Un ragionamento che, tuttavia, non ha tenuto conto – «una svista», secondo gli organizzatori – della coincidenza. In una città che peraltro, storicamente e culturalmente, è sempre stata poco avvezza alle celebrazioni antifasciste.
Lo scivolone, che secondo alcuni avrebbe potuto tornare ad attirare su Acireale le attenzioni dei media nazionali dopo il caso Gettonopoli, con molta probabilità verrà corretto dalla fondazione Carnevale, con il beneplacito dell’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Barbagallo. «Non è ancora ufficiale – fa sapere l’ufficio stampa – ma l’ipotesi di anticipare al 22 aprile il primo giorno del carnevale dei fiori è al vaglio. La prossima settimana, in occasione della presentazione del programma, si saprà con certezza». La disponibilità a rettificare giunge a riprova del fatto che si è trattato di una distrazione, seppur imbarazzante: «Non c’è stata alcuna intenzione di svilire la commemorazione – continua l’ufficio stampa -. Anche se va ricordato che quel giorno è un giorno di festa, e come tale andrebbe vissuto, senza travisarne i significati. Il sindaco in persona auspica che per il 25 aprile Acireale venga organizzato un momento di ricordo, a differenza di quanto accaduto nel passato».
Il pensiero è in linea con quanto dichiarato qualche giorno fa dal presidente della fondazione Carnevale Antonio Coniglio, il quale ha sottolineato come all’origine dell’equivoco non vi era stata alcuna malizia: «Sono e rimango un convinto antifascista, in una città che soffre ancora un pesante retaggio di destra», ha commentato a MeridioNews nei giorni scorsi. E se in un primo tempo si pensava che la manifestazione non potesse essere spostata per il coinvolgimento del tour operator, adesso la possibilità di modificare il programma sembra realistica: «Ci stiamo pensando», dichiara Coniglio. A differenza di quanto si sarebbe potuto immaginare, il possibile passo indietro non ha attirato solo complimenti. In queste ore in molti, sui social network, ritengono che cancellare il carnevale, per poi presenziare alle feste organizzate dai Comuni limitrofi – dove al centro del programma c’è il divertimento e la musica -, sia una contraddizione.