Le raffiche dei giorni scorsi hanno causato la caduta del ficus che sovrastava la statua di Aci e Galatea, nel parco comunale al centro per anni delle polemiche. Nel 2014 un incidente simile aveva rischiato di travolgere una persona. «La villa era chiusa - assicura l'assessore Nando Ardita - come sempre quando c'è quel tempo»
Acireale, crolla albero storico di villa Belvedere «Vento troppo forte, ora controlliamo gli altri»
Le raffiche di vento che in questi giorni non hanno dato tregua al Catanese hanno tormentato diversi alberi. Nel novero dei rami staccati e dei tronchi crollati, c’è anche lo storico ficus all’interno del parco di villa Belvedere, ad Acireale. Il grosso albero che governa la statua di Aci e Galatea. Il centralissimo parco comunale assiste nuovamente a un fatto spiacevole, stavolta in una circostanza in cui era chiuso al pubblico per via delle condizioni meteo avverse.
In questi anni, la Villa Belvedere è stata al centro di tante polemiche. Sia a causa delle presunte inadeguatezze che avrebbero riscontrato le commissioni incaricate di controllare i lavori; sia per la controversa riqualificazione arborea, che ha costretto le autorità a chiudere il parco fino all’anno scorso. Era il 2014, del resto, quando il cedimento del tronco di un leccio rischiò di travolgere una persona. La riapertura della via centrale della villa, però, non ha significato la fine delle peripezie. E a gennaio alcune questioni burocratiche potrebbero riportare in auge la storia.
«L’albero che è crollato era lì da tantissimi anni ed era a rischio caduta», sostiene l’assessore acese ai Lavori pubblici Nando Ardita. «Non era un albero debole né mal curato – continua Ardita – È stata solo colpa del vento troppo forte». Adesso l’assessore ha incaricato gli esperti di controllare gli altri fusti per scongiurare il rischio che quanto accaduto possa ripetersi: «Da sempre la villa, come tutti i grandi parchi, è chiusa al pubblico in giornate come queste. Non possiamo permetterci che avvengano fatti spiacevoli – conclude l’assessore – Non è un fatto imputabile alle condizioni del posto, siamo solo prudenti».