Il 36enne Ignazio Luca Scattamaglia, il 34enne Simone Spanò, entrambi catanesi, e una donna 31enne di Vizzini sono stati arrestati ieri dai carabinieri di Aci Castello e dal nucleo radiomobile di Acireale con le accuse di rapina aggravata in concorso, ricettazione e porto di armi clandestine. Poco dopo le 12.30, i tre si sono introdotti all’interno di una gioielleria del centro di Aci Trezza. A entrare per prima è stata la donna, fingendosi una cliente. Una volta dentro, ha permesso ai due uomini di fare irruzione. Questi ultimi, che indossavano occhiali da sole per nascondere parzialmente il volto, hanno cominciato a rubare oggetti preziosi. Sebbene lo minacciassero con una pistola, il titolare ha però cercato di reagire. Nel corso di un violento scontro, l’uomo è stato colpito più volte in testa con il calcio dell’arma. A far scattare l’allarme è stato un suo parente, collegato tramite il telefonino alle telecamere di video sorveglianza del negozio. 

Intervenuti sul posto, i militari hanno prima circondato la zona, subito dopo sono entrati nel negozio e hanno disarmato e bloccato i presunti rapinatori, che pure avevano opposto resistenza. La pistola, sequestrata, è risultata essere a salve modificata. I carabinieri hanno poi ritrovato due scooter nei paraggi, che i tre avrebbero utilizzato per fuggire. Uno dei quali rubato a Catania il 28 luglio. All’interno della gioielleria sono inoltre state rinvenute delle manette, tre paia, che nelle intenzioni degli indagati sarebbero servite a trattenere eventuali vittime. Il proprietario del negozio è stato trasportato e ricoverato all’ospedale di Acireale: ha riportato ferite lacero contuse alla testa che necessitano di ulteriori accertamenti. 

Scattamaglia, Spanò e la donna sono stati portati al carcere etneo di piazza Lanza. Il primo era evaso lo scorso 29 maggio dal carcere di Favignana, dove si trovava per un altro caso di rapina. Dovrà rispondere, per l’appunto, anche del reato di evasione.