Per la prima volta gli ambulanti si sarebbero dovuti alternare. Di mattina i venditori di generi alimentari e il pomeriggio tutti gli altri. «Devo tutelare la cittadinanza, sono io il responsabile», risponde Nello Oliveri. Il caso diventa politico?
Aci Catena, commercianti protestano per il mercato «Dividerci in turni è dannoso». Critiche al sindaco
Da un lato i commercianti che hanno deciso di non allestire i loro stand, dall’altro la sorpresa di alcuni cittadini che, giunti sul posto, non hanno trovato nessuna bancarella ma soltanto nervosismo. In questo scenario oggi pomeriggio ad Aci Catena si è registrata l’assenza del mercato settimanale di piazza San Candido. Oggi, su decisione del sindaco Nello Oliveri, il tradizionale mercato settimanale avrebbe dovuto svolgersi, per la prima volta, anche di pomeriggio: la mattina è toccato ai venditori di alimentari, mentre dalle 16 alle 20 sarebbe stata la volta di tutti gli altri ambulanti.
La scelta, pensata in via sperimentale dallo stesso primo cittadino per evitare assembramenti, è arrivata dopo circa 70 giorni di fermo a causa dell’emergenza epidemiologica. La fiera catenota era ripresa mercoledì 13, ma solamente per circa 30 venditori di generi alimentari. L’idea del doppio turno non è stata digerita dai120 commercianti che avrebbero dovuto esporre le loro bancarelle dopo l’ora di pranzo.
«Montare di pomeriggio è dannoso – dice un commerciante a MeridioNews -. Oggi abbiamo deciso di protestare chiedendo di poterci confrontare col sindaco, che finora non ci ha mai ricevuto. Qui non stiamo parlando di un mercato estivo, ma di un mercato rionale, dove le persone escono per fare la spesa e nel frattempo comprano anche la nostra merce: accessori, vestiti, articoli da regalo». La richiesta portata avanti dai commercianti è quella di potere tornare a lavorare, come sempre, il mercoledì mattina insieme ai venditori di generi alimentari. Per questo sarebbero disposti anche ridurre i loro spazi di tre metri e consentire le dovute distanze di sicurezza: misure che sarebbero state prese, dicono, anche in altri mercati rionali per evitare il rischio del contagio.
«Noi chiediamo di poter lavorare tranquillamente dopo quasi tre mesi di fermo. Ovviamente nel rispetto delle regole, ma il sindaco sembra non comprendere le nostre esigenze: solo cinque giorni fa abbiamo letto la notizia dal suo profilo Facebook – continua – Così lunedì, due giorni fa, ci siamo precipitati in Comune: siamo stati ricevuti dagli assessori e da alcuni consiglieri».
Dopo mezz’ora dall’inizio della protesta dei commercianti è arrivato il sindaco. All’inizio i toni sembrano alti e non si riesce a trovare una soluzione. Passato qualche minuto le parti arrivano a fissare un incontro, che si terrà con tre delegati dei commercianti, l’assessora al Commercio Emilia Crimaldi e un consigliere. «Io capisco le loro esigenze e voglio dare la possibilità a tutti di lavorare, per questo ho deciso per il doppio turno – risponde Nello Oliveri a MeridioNews -. Dall’altro lato da sindaco devo tutelare il più possibile la cittadinanza secondo i mandati normativi da parte della Regione e del governo nazionale».
Ma non è solo una questione di piazza, l’argomento del mercato settimanale a distanza di poche ore è finito per diventare oggetto di discussione politica. L’assessora Crimaldi, questo pomeriggio presente accanto ai commercianti, fa notare come non sia stata coinvolta nella scelta del primo cittadino. Della stessa opinione i consiglieri di maggioranza: sette di loro, compreso il presidente del consiglio Nando Sapuppo, hanno sottoscritto un comunicato in cui lamentano l’assenza di dialogo su una scelta che definiscono «inopportuna sia per gli operatori che per i cittadini». Ma gli stessi consiglieri fanno sapere a questa testata che il disappunto non mette in discussione la fiducia sul sindaco.