Questa mattina il commissario straordinario Enzo D'Agata ha avviato la raccolta differenziata nel Comune catenoto. Presto spariranno i cassonetti, per lasciare il posto ai masselli. Ma le perplessità riguardano i tempi coi quali la popolazione è stata informata. «Io non ne sapevo niente», denunciano diversi cittadini
Aci Catena, «a sorpresa» lanciato il porta a porta «Momento difficile, ma non si può più posticipare»
Una rivoluzione arrivata come un fulmine a ciel sereno. Così, oggi, la raccolta differenziata porta a porta è partita anche ad Aci Catena dopo essere stata sperimentata nelle frazioni, decretando un significativo cambio di rotta per i cittadini. I quali vedranno sparire i soliti cassonetti per fare spazio ai mastelli con i rispettivi sacchetti. La differenziata partirà dal centro cittadino fino a coprire tutto il territorio. La decisione è stata presa dai funzionari del Comune insieme alla EF Servizi Ecologici, ditta incaricata allo spazzamento. Società che dall’1 gennaio di quest’anno opera ad Aci Catena dopo varie vicende che hanno destato perplessità. L’ultimo capitolo della gara settennale svoltasi davanti all’Urega ha visto la EF aggiudicarsi la disputa con la Senesi nel 2015. In mezzo c’è stata un’interdittiva antimafia della prefettura arrivata nella primavera di quell’anno e annullata all’inizio del 2016. Aci Catena adesso si appresta a completare quanto stipulato nel 2015 con la stessa ditta. Un servizio che sulle casse comunali grava per due milioni di euro annui tra costi di conferimento in discarica e pagamenti alla ditta.
«Con l’inizio della raccolta differenziata porta a porta nei Comuni limitrofi abbiamo avuto i cassonetti stracolmi: ci sono tante persone che vengono a scaricare l’immondizia, determinando un grave danno per il nostro ambiente e sugli introiti», dice a MeridioNews Francesco Agostino, responsabile del settore rifiuti dell’amministrazione. Il funzionario comunale si dice soddisfatto del lavoro fatto nelle frazioni, che ha portato la differenziata al 24 per cento nel mese di novembre; percentuali poi diminuite di quattro punti negli ultimi mesi: «Abbiamo risparmiato la media di 35mila euro mensili, che in un anno fanno 450mila euro – spiega Agostino – Differenziando, avremmo un carico fiscale minore e sarà vantaggioso per tutti i cittadini». «Per il momento non sanzioneremo chi commette qualche errore, ma è importante iniziare. I cassonetti inizialmente ci saranno, progressivamente verranno rimossi».
Una svolta epocale, insomma, che arriva in un momento poco propizio. Il commissario Enzo D’Agata, in carica da dicembre dopo l’arresto del primo cittadino Ascenzio Maesano e del consigliere Orazio Barbagallo per presunte tangenti, pare deciso a continuare. Nonostante le critiche sollevate da tanti cittadini. Buona parte dei catenoti, infatti, sono stati sorpresi dalla notizia, dato che la campagna informativa in città è stata quasi inesistente. Sono stati allestiti due punti informativi dove i cittadini possono procurarsi il kit necessario per la differenziata e ricevere notizie. Ma solo uno sportello informativo, quello di via Palestra, è pienamente funzionante. Qui i cittadini accorrono con mille domande. «L’ho saputo della solo pochi giorni fa – commenta un cittadino – la raccolta porta a porta è arrivata a sorpresa». Una signora, invece, si interroga su come conferire il vetro: «Un anziano o un disabile che stanno da soli dovrebbero percorrere centinaia di metri per andarlo a buttare». La EF ha previsto solamente delle campane per zona dove poter conferire il vetro, senza prevedere un mastello apposito. Campane che ancora non sono presenti su tutto il territorio. Dagli uffici fanno sapere che più avanti verranno apportate delle modifiche ai metodi di conferimento.
Le critiche dei cittadini ricalcano quelle del Movimento 5 stelle catenoto. Bartolo Tagliavia, uno dei maggiori esponenti, insieme agli altri attivisti, pochi giorni fa aveva voluto incontrare proprio il responsabile Francesco Agostino. Tagliavia fa notare come ci sia distanza tra i cittadini e la macchina amministrativa: «Ancora una volta il cittadino è stato messo all’ultimo posto – afferma a MeridioNews -. La situazione attualmente ci sembra paradossale: molte persone non sanno niente di tutto questo. Non si può informare la gente con un comunicato fatto girare su internet per qualche giorno».
La raccolta differenziata porta a porta ad Aci Catena era stata prevista nel 2015 dall’ex amministrazione Maesano, secondo quanto stipulato con la ditta, senza che però sia mai partita. Dopo le citate vicende che hanno coinvolto l’ex sindaco, adesso tocca al commissario Enzo D’Agata e ai suoi collaboratori attuare il porta a porta anche in centro. Ma, nonostante le iniziative portate avanti, i rifiuti ingombranti rimangono in diversi punti della città. L’esempio più eloquente rimane via Ceuta, dove la discarica a cielo aperto sembra crescere di giorno in giorno: i lati della strada sembrano non potere contenere le vere e proprie montagne di rifiuti sempre più consistenti. Senza contare che ieri qualcuno ha acceso un focolaio che ha rischiato di mettere in serio pericolo tutta l’area, dato il materiale potenzialmente infiammabile presente. Ma anche su questo il responsabile del settore rassicura che sono già state acquistate delle telecamere, che saranno installate.
Intanto i residenti potranno servirsi anche delle isole ecologiche presenti all’area Com di Aci San Filippo e l’area, da poco istituita, in via Rua, ad Aci Catena. «Sono consapevole del momento di smarrimento in cui si trova la città, ma non si può sempre posticipare. Finiremo per rovinare tutto il lavoro fatto finora e i buoni risultati – conclude Agostino -. Facciamo quello che possiamo, nonostante il momento politico che attraversa la città. Siamo disposti ad accogliere tutte le richieste dei cittadini».