A volte la cabala può fare la differenza Il Crotone porta fortuna a Nestorovski

Tra le variabili che possono incidere sul risultato di una partita c’è anche la cabala. Come dimostrare questa tesi? Basta prendere come parametro di riferimento Ilija Nestorovski. Con il gol che ieri ha consentito al Palermo di conquistare l’intera posta in palio e a Stellone di inaugurare con il sorriso il suo secondo mandato, il capitano ha legittimato l’etichetta di ammazza-Crotone: tre partite contro i pitagorici e tre reti segnate. Quando incrocia la compagine calabrese si scatena l’attaccante macedone, decisivo al Barbera contro i rossoblù anche nel febbraio 2017 in serie A e autore ieri del terzo gol in questo campionato dopo la doppietta realizzata contro il Perugia nella precedente sfida casalinga. La ripetitività con un cui un giocatore punisce un’altra squadra è qualcosa in più di una semplice coincidenza. E a proposito di circostanze che non fanno rima con casualità, c’è un motivo per cui i rosanero hanno segnato ieri sera nella ripresa, frazione di gioco in cui hanno alzato il ritmo e iniziato a spingere sull’acceleratore dopo un primo tempo caratterizzato da una manovra lenta e pochi lampi nello sviluppo della fase offensiva.

E probabilmente non è casuale neppure il fatto che il gol-vittoria sia arrivato (all’86’) nella porzione della partita in cui la squadra, schierata inizialmente con un 4-3-1-2, è passata (dal 18’ della ripresa) ad un 3-4-1-2 in occasione dell’ingresso in campo di Rispoli al posto di Haas. La formula con la retroguardia a tre (con Salvi dirottato in questo caso sul centrodestra in difesa) è quella che forse si sposa meglio con le caratteristiche dei giocatori a disposizione di Stellone e quella con cui il gruppo ha maggiore confidenza anche se – in linea generale – a fare la differenza è sempre l’interpretazione del sistema di gioco e soprattutto l’atteggiamento di chi va in campo. Sia di chi parte titolare sia di chi subentra. Oltre a Rispoli, anche Falletti e Moreo entrati rispettivamente al posto di Trajkovski e di un deludente Puscas la cui intesa con Nestorovski va ancora affinata hanno avuto un buonissimo impatto sull’incontro. L’uruguaiano, al netto di una nitida occasione sprecata ingenuamente, ha dato vivacità al fronte d’attacco con un paio di spunti interessanti. E l’ex Venezia, rinfrancato dal gol realizzato a Brescia, si è subito calato nel clima della gara dando una mano, a prescindere da un colpo di testa finito di poco a lato, con grande generosità e attitudine al sacrificio. Al di là del potere della cabala, sancito dall’ennesimo acuto anti-Crotone di Nestorovski intonato ieri sugli sviluppi di una ripartenza alimentata da Jajalo e scaturita da un provvidenziale intervento di Rajkovic in chiusura sull’attaccante Simy, anche le risposte incoraggianti fornite dai giocatori schierati a partita in corso sono state delle chiavi vincenti.

E’ stata la vittoria del collettivo. Un successo – il secondo di fila tra le mura amiche – frutto di una prestazione non esaltante ma meritato da parte dei rosa. E’ stata premiata, infatti, la squadra che ha tirato di più in porta e che fino alla fine ha creduto nella possibilità di portare a casa i tre punti. Che danno morale e che fanno bene all’autostima di un gruppo chiamato a riscattare la sconfitta rimediata il 25 settembre sul campo del Brescia prima del turno di riposo. Missione compiuta: in un Barbera semivuoto il Palermo ha messo alle spalle il passo falso con le Rondinelle ottenendo un’affermazione valorizzata anche dallo spessore dell’avversario. Anche se attraversa un momento di difficoltà (un solo punto nelle ultime quattro gare per i pitagorici che a Palermo non segnano dal novembre 1999), il Crotone resta comunque una compagine competitiva.

La formazione guidata da Stroppa, tecnico che più di una volta in passato ha dato dei dispiaceri al Palermo sia come giocatore (gol da quaranta metri al Barbera con la maglia dell’Avellino nel campionato di B 2003/04) sia in qualità di allenatore, è composta da giocatori di livello che fino a qualche mese fa militavano nella massima serie. Elementi che, oltretutto, per lunghi tratti della gara hanno tenuto il pallino in mano più dei padroni di casa senza, però, creare pericoli dalla parte di Brignoli. E quando non ha sbocchi, la supremazia in termini di possesso palla diventa sterile e fine a se stessa. Nel calcio ha ragione chi la butta dentro e il Palermo, che nella ripresa ha spostato l’inerzia dalla propria parte mostrando maggiore grinta e determinazione, è stato bravo e fortunato a trovare la via del gol nel momento ‘opportuno’. Al tramonto del match. Quando, cioè, una rete che sblocca il risultato equivale molto spesso al colpo del ko.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]