Da due anni l’amministrazione ha adottato il sistema Uno@uno, la lettura del codice a barre tiene traccia dei rifiuti. L'assessore all'ambiente Guglielmo Lombino che riferisce del bilancio positivo dell'iniziativa. Ne traggono vantaggio soprattutto le attività commerciali che cumulano molti rifiuti e ammortizzano il già cospicuo peso fiscale
A Valledolmo continua la gara a chi differenzia di più Con sconti sulla Tari «passati dal 15 al 30 per cento»
Da due anni
l’amministrazione ha adottato il sistema Uno@uno, la lettura del codice a barre tiene traccia dei rifiuti e i cittadini ricevono sconti sulla Tari. La raccolta dei rifiuti non è mai stata così conveniente. Uno stimolo consistente per i cittadini di Valledolmo, nella provincia di Palermo, che da ormai due anni ha adottato questo sistema per la raccolta differenziata.
Dall’inizio del 2015 la società
Uno@uno differenziata srl di Caltanissetta ha contattato il comune proponendo un sistema tecnologico per incrementare la percentuale di differenziata. Il meccanismo Uno@uno ha cambiato l’idea di incentivo della Tari, tassa comunale dei rifiuti. Prima infatti le economie a fine anno risultavano dalla gestione dell’azienda AMA (Alte Madonie e Ambiente) e prevedevano una redistribuzione alla cittadinanza come sconti in modo indiscriminato e casuale. Adesso il sistema è meritocratico. I rifiuti sono tracciabili grazie a dei codici a barre univoci che quantificano la raccolta di ogni nucleo familiare. Dalla quantità dipende lo sgravio sulla bolletta il cui costo, secondo la normativa, è interamente sostenuto dai cittadini.
Ciascuno riceve delle
etichette di tre diversi colori da applicare sui sacchi del materiale differenziato e i bidoni appositi che troveranno spazio nelle case. Gli operatori ecologici eseguono il porta a porta talora verificando che i rifiuti siano correttamente distinti tra loro per poi portarli all’isola ecologica. Maggiore è la spazzatura tracciata, più grande sarà il risparmio. Ne traggono vantaggio in modo particolare le attività commerciali che cumulano molti rifiuti e ammortizzano il cospicuo peso fiscale che un esercizio deve sostenere di per sé. Inoltre c’è una ricaduta in termini occupazionali: «Facciamo parte dell’ATO Ama Alte Madonie e Ambiente, che comprende tredici comuni della provincia – spiega l’assessore all’ambiente Guglielmo Lombino – da un anno abbiamo avviato la raccolta porta a porta su tutto il nostro territorio, aggiungendo personale comunale a quello dell’azienda».
I dati vengono comunicati su un’apposita pagina del sito web del Comune di Valledolmo dove ogni famiglia può monitorare l’ammontare della propria raccolta. In questo modo
i cittadini vengono resi partecipi e assumono la consapevolezza di essere parte di un processo integrante che riguarda la cura del proprio ambiente. Il primo obiettivo raggiunto ha dunque un valore educativo, ma non è il solo per il Comune delle Madonie. «Le percentuali di raccolte per Valledolmo erano ferme al quindici per cento rispetto a una media siciliana del cinque per cento; oggi il dato afferma una crescita fino a circa il 30 per cento. Questo sistema potrebbe consentire il raggiungimento di cifre pari al 65 per cento della differenziata, quando avvieremo il sistema di raccolta anche per l’organico». All’atto pratico si traduce con un buon livello di soddisfazione della popolazione, un concreto risparmio e che nell’immediato ha consentito un miglioramento della vivibilità cittadina, con l’eliminazione dei cassonetti dalle strade.