A Pif il Premio Francese 2014

Il Premio giornalistico Mario Francese non va all’autore di un’inchiesta ma al regista e attore protagonista di un film: lo ha deciso all’unanimità la giuria, presieduta da Gaetano Savatteri, e per la prima volta nella sua storia il riconoscimento legato alla memoria del cronista del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979, è stato assegnato all’autore di “La mafia uccide solo d’estate”, la pellicola con cui il palermitano Pierfrancesco Di Liberto – per tutti Pif – ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico.
Va invece a Ester Castano, la giovanissima cronista capace di individuare e denunciare le infiltrazioni della ndrangheta nel Comune di Sedriano, il Premio ntitolato a Giuseppe Francese, figlio di Mario, prematuramente scomparso nel 2002, dopo avere contribuito a rendere giustizia al padre. Sedriano è stata la prima amministrazione lombarda ad essere sciolta per infiltrazioni mafiose.
Altri riconoscimenti sono stati assegnati a due anziani ed esperti cronisti, Delia Parrinello e Franco Viviano, e ad Antonio Condorelli, giornalista non certo alle prime armi, ma ancora giovane e impegnato sul fronte della cronaca nera e giudiziaria a Catania. Un riconoscimento anche a Valerio Cataldi, del Tg2, autore dello scoop sul trattamento antiscabbia nel Centro di accoglienza di Lampedusa.
Fra i premiati anche il regista Ruggero Gabbai, autore di importanti lavori sul valore della memoria nell’Olocausto e nella lotta a Cosa nostra (“Il viaggio più lungo” e “Io ricordo”), e due coraggiosi sindaci donna, Giusi Nicolini, di Lampedusa, e Lea Savona, di Corleone. La cerimonia di consegna dei premi si è tenuta ieri.


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Il premio giornalistico mario francese non va all’autore di un’inchiesta ma al regista e attore protagonista di un film: lo ha deciso all’unanimità la giuria, presieduta da gaetano savatteri, e per la prima volta nella sua storia il riconoscimento legato alla memoria del cronista del giornale di sicilia ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979, è stato assegnato all’autore di "la mafia uccide solo d’estate", la pellicola con cui il palermitano pierfrancesco di liberto – per tutti pif – ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico.

Il premio giornalistico mario francese non va all’autore di un’inchiesta ma al regista e attore protagonista di un film: lo ha deciso all’unanimità la giuria, presieduta da gaetano savatteri, e per la prima volta nella sua storia il riconoscimento legato alla memoria del cronista del giornale di sicilia ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979, è stato assegnato all’autore di "la mafia uccide solo d’estate", la pellicola con cui il palermitano pierfrancesco di liberto – per tutti pif – ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico.

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