Appuntamento il 10 e l'11 novembre. Un primo passo per fare del capoluogo dell'isola la capitale della cultura europea
A Palermo il Simposio di arte islamica
APPUNTAMENTO IL 10 E L’11 NOVEMBRE. UN PRIMO PASSO PER FARE DEL CAPOLUOGO DELL’ISOLA LA CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA
“Nel momento in cui la città accoglie centinai di congressisti in rappresentanza dei Conservatori di Musica di tutta Europa per il Congresso annuale dell’AEC, annunciare il Simposio di Arte Islamica che si terrà a Palermo nei prossimi giorni è la più grande conferma della naturale vocazione della nostra città ad essere Capitale Europea della cultura; un ruolo che la città svolge nei fatti”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Francesco Giambrone, in occasione della Conferenza stampa di presentazione del prestigioso Simposio di Arte Islamica, che avrà luogo a Palermo nei giorni 10 e 11 novembre.
“Siamo orgogliosi di avere a Palermo tanti illustri studiosi per un appuntamento di riflessione e studio sul tema dell’arte islamica di così alto profilo, siamo orgogliosi del fatto che quest’anno sia stata scelta proprio Palermo – hanno affermato il Sindaco della città, Leoluca Orlando e l’assessore Giambrone – che oltre a candidarsi a Capitale europea della Cultura per il 2019 ha in corso di validazione per l’inserimento nel patrimonio mondiale dell’umanità un percorso arabo e normanno che comprende oltre ad alcuni straordinari siti nella città, anche Cefalù e Monreale con il loro inestimabile patrimonio che proprio nell’arte e nell’architettura araba ha le proprie radici.”
Apprezzamento e sostegno alla candidatura sono venuti dagli organizzatori del Simposio, Sheila Blair e Jonathan Bloom: “La città di Palermo ha tutte le carte in regola per candidarsi a capitale europea della cultura non solo per il suo prestigioso patrimonio di beni culturali, ma anche perché è una città straordinariamente viva e vitale, che dimostra tutta la ricchezza di culture che ha ospitato e che ospita ancora oggi cosa che la rende unica e diversa”.
Per il Sindaco, “questo importante momento rappresenta un ulteriore tassello del nostro mosaico ed è ancora e sempre più ci fa assumere il ruolo di città ponte fra l’Europa e il Mediterraneo, fra la cultura mitteleuropea e quella mediorientale. Un ruolo che prima ancora che dalla nostra posizione geografica ci viene riconosciuto per la nostra capacità ad essere luogo di dialogo, confronto e contaminazione fra le culture”.