Loro sono Otto e Bob, due Labrador neri, giocherelloni, simpaticissimi e dal fine settimana, fino al termine della stagione balneare, assieme a un conduttore pattuglieranno il litorale palermitano per intervenire in caso di necessità. Guarda le foto
A Mondello debuttano i Bau Watch Cani bagnini addestrati fin da cuccioli
In estate entrano in azione sulle spiaggia di Mondello i Bau Watch, i cani bagnini. Le unità cinofile del SICS (Scuola Italiana Cani Salvataggio) hanno dato dimostrazione delle loro capacità in vista dell’apertura della stagione che le vedrà impegnate a pattugliare il litorale per conto della Società Italo-Belga che gestisce gli stabilimenti balneari nella frazione palermitana. Da questo fine settimana, fino al termine della stagione balneare, unità composte da un conduttore e un cane addestrato pattuglieranno la zona per intervenire come bagnini nel caso di necessità.
Nella mattinata di oggi, due di queste unità hanno effettuato alcune simulazioni di salvataggio grazie anche all’impegno di alcuni volontari tra i bambini presenti, accompagnati dai genitori. «Tra le principali caratteristiche di questi cani – racconta Alessandro Montes, uno dei conduttori – è importante che siano socievoli e poco aggressivi. Vengono addestrati fin da cuccioli per questo scopo, prendendolo come un gioco».
Montes è in coppia con Otto, un labrador nero, beniamino dei bambini, che ha dato prova delle sue abilità aiutando alcuni di questi piccoli volontari nelle simulazioni sulla spiaggia, competendo con il compagno, un altro cane della stessa razza, per chi dovesse entrare in acqua ed effettuare la manovra di salvataggio. I due labrador hanno dapprima utilizzato, sempre in coppia con il conduttore, dei classici salvagenti rossi baywatch, che venivano passati al bagnante in difficoltà dal bagnino umano, per poi essere trascinati a riva dal cane, passando poi alle canoe, riportate a riva nello stesso modo.
«Le razze più indicate per questo particolare impiego – aggiunge Montes – sono soprattutto i labrador, i golden e i terranova; questi ultimi però soffrono alle nostre latitudini per il caldo, inoltre, essendo molto pesanti, sono difficoltosi da issare sulle barche da cui effettuiamo il salvataggio in collaborazione anche con la Guardia Costiera».