A Milazzo il pericolo di un ‘caso Ilva’

“I controlli effettuati ieri dalla Guardia Costiera all’interno della Raffineria di Milazzo, scattati a seguito delle denunce di numerosi cittadini e associazioni ambientaliste che segnalavano il rischio di inquinamento per il ritrovamento sulla costa di prodotti petroliferi dopo l’alluvione del 22 novembre 2011, sono il segnale che gli inquirenti vogliono vederci chiaro sulla sicurezza degli impianti dalla Raffineria di Milazzo”. (a destra, Raffineria di Milazzo, foto tratta da tempostretto.it)

Lo sostiene il candidato alle elezioni per il rinnovo dell’Ars della lista Libera Sicilia – Giovanna Marano Presidente, Gaetano Santagati.

“Dal verbale redatto durante un recente controllo dal Comitato tecnico regionale (Ctr) – aggiunge Santagati – sono state evidenziate numerose criticità attualmente presenti all’interno della Raffineria che hanno messo in allarme i cittadini. Dall’accertamento era emerso, difatti, che in caso di alluvioni, sisma o incendi parte degli impianti della Raffineria non sarebbero del tutto sicuri. Tutto ciò potrebbe provocare danni ambientali e gravi pericoli per la salute dei residenti. Ritengo indispensabile che le ispezioni continuino e sia imposto al più presto alla Raffineria di dar seguito agli interventi per mettere a norma mettere gli impianti che sono stati già previsti in un cronoprogramma dal Ctr”.

“Da recenti dati dell’Arpa regionale (Agenzia regionale per il controllo dell’ambiente ndr) è inoltre emerso – prosegue il candidato della Sinistra – che le emissioni moleste da raffinazione idrocarburi nel comprensorio di Milazzo, segnalate nei mesi scorsi da cittadini, Comuni, associazioni ambientaliste e organi di stampa, provengono dalla Raffineria. Non è possibile che le istituzioni locali, regionali e nazionali ancora non siano intervenute con forza con richieste formali, pretendendo che queste emissioni maleodoranti giornaliere finiscano”.

“Auspico – conclude Santagati – che non si crei un nuovo caso Ilva e proprio per questo ritengo che l’intervento delle autorità competenti debba essere immediato e risolutivo. Si devono imporre prescrizioni precise per salvaguardare l’ambiente e l’incolumità dei cittadini del territorio milazzese, ma anche dei numerosi operai che, all’interno della Raffineria, devono lavorare in sicurezza”.


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