Dopo i primi sopralluoghi, da giovedì 7 giugno gli attivisti prepareranno l'allestimento per la mostra che verrà inaugurata il 16 a Palazzo Ajutamicristo. A chiedere la loro collaborazione l'artista cubana Tania Bruguera. «Sarà per la natura nomadica, fatto sta che non stiamo un attimo fermi» dice il vignettista Manenti
A Manifesta arriva il movimento No Muos «Nuove forme per portare avanti la lotta»
I primi sopralluoghi a Palermo non sono passati inosservati. I No Muos giunti negli scorsi giorni nel capoluogo siciliano, i ragusani Giuseppe Firrincieli e Guglielmo Manenti, sono arrivati con un cartonato a grandezza naturale per visionare la sede scelta da Manifesta – la biennale d’arte contemporanea che inaugurerà il 15 giugno – per l’esposizione del movimento antimilitarista. Una grande mostra eterogenea che si terrà a Palazzo Ajutamicristo fino a novembre, e che vedrà protagonista l’artista cubana Tania Bruguera.
Nota per le sue installazioni e le sue perfomance prettamente politiche – che le sono costate anche qualche arresto – Bruguera ha voluto coinvolgere personalmente gli attivisti siciliani, che da anni si battono contro il Muos, il sistema di telecomunicazione militare di proprietà della Marina Usa e che sorge all’interno della riserva naturale della Sughereta, in quel di Niscemi. Insieme alle opere costruite per l’occasione, dunque, sarà il modo per il movimento di esporre materiale d’archivio e inedito. A partire dai video, mai pubblicati prima, di Giuseppe Firrincieli – il videomaker ragusano che col suo documentario Come il fuoco sotto la brace ha già raccontato la storia del movimento No Muos. «In parte il nostro contributo è quello già visto alla galleria d’arte contemporanea Laveronica, a Modica – racconta il ragusano -. Comunque con Tania Bruguera siamo stati insieme a Niscemi, abbiamo condiviso le nostre esperienze e le abbiamo fatto vedere i luoghi della lotta, abbiamo costruito insieme la mostra. Come artisti ci saranno gli scatti di Maddalena Migliore, Maria D. Rapicavoli, Francesco D’Amore. Mentre Guglielmo Manenti realizzerà un murales su una parete interna, una linea temporale che rappresenterà quello che è stato il movimento dal 2012 ad oggi».
L’inaugurazione della mostra è prevista per il 16 giugno, e vedrà anche la cantata No Muos di Matilde Politi, che racconta alla maniera dei cantastorie tradizionali siciliani la storia del movimento. Per settembre poi sono in corso di definizione altre attività. Non solo. Manifesta conferma una particolare attenzione all’antimilitarismo anche con il lavoro parallelo di Laura Potrias, la regista premio Oscar che da tempo sta producendo un’indagine sulla base Nato di Sigonella – da dove, tra l’altro, giungono i militari americani che stazionano poi a Niscemi – e più in generale sulla presenza delle forze armate statunitensi in Sicilia. Col supporto degli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia.
«Sarà per la natura nomadica, fatto sta che il movimento No Muos non sta un attimo fermo – dice il vignettista Guglielmo Manenti -. Per quanto cercano di bloccarlo in tutte le maniere possibili, si trasforma costantemente trovando nuove forme per portare avanti la lotta. Da giovedì prossimo 7 giugno Giuseppe Firrincieli, il sottoscritto e tanti altri attivisti saremo all’interno di Palazzo Ajutamicristo per allestire un spazio dedicato al movimento. Con documenti, foto, disegni. Veniteci a trovare, state certi che avremo un pennarello per tutti per colorare. Portateci caffè, ne avremo bisogno. Il tutto sarà inaugurato il 16 giugno. Poi non dimenticate la manifestazione regionale del 30 a Caltagirone».