LE ASSOCIAZIONI UMANITARIE INVITATE A LASCIARE LA STRISCIA DENUNCIANO: “I MILITARI ISRAELIANI NON SI FERMANO NEANCHE DAVANTI A STRUTTURE SANITARIE O UNIVERSITARIE. NEL SILENZIO DEI MEDIA”
Continuano i bombardamenti israeliani su Gaza che stanno causando una vera strage di civili. La metà delle vittime dei raid è composta da donne e bambini. Lo denuncia il ministero della Sanità dell’Anp riferendo che 23 bambini e 12 donne sono tra i 75 palestinesi uccisi a Gaza dal lancio dell’offensiva israeliana. Secondo fonti della sicurezza palestinese, l’aviazione israeliana ha condotto oltre 770 raid contro obiettivi a Gaza da lunedì notte.
La situazione sembra precipitare. Tanto che i cooperanti delle Ong italiane sono stati invitati a lasciare la Striscia. Troppo pericoloso, almeno secondo il consolato italiano, che ha caldamente invitato i nostri connazionali a lasciare l’area, presa di mira dall’azione militare di Israele.
“La situazione nell’area e’ terribile – ha raccontato all’agenzia Dires Ilaria Masieri, cooperante fiorentina della Ong Terre des Hommes Italia – Ci hanno detto che non possiamo piu’ restare e siamo stati costretti ad uscire da Gaza. I civili cosi’ rischiano di restare soli e con pochi aiuti”. Tutti via dalla Striscia dunque, proprio in un momento in cui ci sarebbe bisogno delle associazioni umanitarie.
Sono sette le associazioni italiane che operano sul territorio e coinvolgono una decina di cooperanti. Si tratta di Terre des Hommes Italia, Ciss, Acs EducaAid, Oxfam Italia, Gvc, Vento di Terra. Nello specifico, sono tre le Ong che si occupano di programmi in ambito emergenziale. Terre des Hommes si occupa di salute, in particolare dell’acquisto e della distribuzione di medicinali, del trasferimento dei minori verso strutture esterne alla Striscia, delle cure primarie per i minori e della formazione sul pronto soccorso medico e psicologico.
L’associazione Ciss di Palermo interviene a sostegno dei minori affetti da disturbo post traumatico da stress attraverso counseling psicologico, creazione di ludoteche e clown therapy negli ospedali pediatrici.
Le altre si occupano di sostegno alle scuole, allaccio alle fognature e tanti altri servizi.
Nei giorni scorsi, prima dell’escalation delle violenze, la piattaforma delle Ong italiane che operano nel Mediterraneo e in Medio Oriente ha denunciato il silenzio dei media e delle istituzioni su quanto sta avvenendo a Gaza. “Nel corso delle operazione militari – hanno denunciato le Ong – sono state perquisite e devastate oltre 2 mila tra proprieta’ palestinesi (terreni, case, uffici) e istituzioni locali, tra cui le redazioni di alcuni organi di stampa. I militari israeliani non si sono fermati nemmeno di fronte alle strutture sanitarie ed universitarie”.
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